Vaccini al top e contagi al minimo
Como fra le province più virtuose

L’incidenza dei nuovi casi è la più bassa in Lombardia e il 72% ha già due dosi - Il numero dei positivi da inizio pandemia, 62 mila, ci colloca però al quarto posto in Italia

Como

Siamo una delle province italiane dove il virus sta circolando meno e siamo una delle province italiane dove la copertura vaccinale sta salendo di più. Le due cose sono collegate.

Presi in esame i nuovi casi positivi al Covid ogni 100mila abitanti rilevati tra l’8 e il 14 settembre, Como è la provincia lombarda dove l’incidenza è in assoluto più bassa. Sono 20 nuovi casi settimanali.

Facciamo meglio anche di Bergamo, 21 casi, una delle province da mesi in fondo alla classifica, nelle posizioni più al sicuro rispetto ad un ritorno della pandemia. Cremona e Lecco sono a 27 casi, peggio Brescia, 43 e Varese, 46.

Nel panorama nazionale il virus sta circolando poco ad Aosta e a Taranto, 16 casi, come pure a Campobasso, 18 e ad Avellino, 19. La situazione resta preoccupante soprattutto in Sicilia, l’unica Regione a zona gialla.

L’incidenza dei nuovi positivi settimanali ogni 100mila abitanti a Siracusa è pari a 178 casi, a Messina 168, segue Trieste, 143, Catania, 129, poi Ragusa e Reggio Calabria. A parte la provincia toscana di Prato, 143 casi, sopra a cento ci sono solo territori meridionali come Trapani, Crotone ed Enna.

Occorre ricordare che Como per incidenza dei casi è stata a lungo tristemente in testa durante buona parte della pandemia, soprattutto dall’inizio della seconda ondata. Se guardiamo ai casi positivi totali tracciati fino ad oggi da marzo 2020 siamo ancora tra i primi, più precisamente al quarto posto dietro solo a Bolzano, Belluno e Rimini.

Sono 61.962 positivi tracciati, più del 10% sul totale dei cittadini comaschi. Le ragioni, in buona parte ignote, sono collegate al numero dei tamponi effettuati, forse anche alla posizione geografica, Como è tra Milano e la Svizzera.

Al netto delle interpretazioni l’incidenza dei casi offre una foto della circolazione del virus. Il fatto che oggi Como conti pochi positivi è però certo merito delle vaccinazioni, la nostra è una delle province più virtuose, più al riparo.

L’84,6% dei comaschi sopra ai 12 anni ha ricevuto una dose, il 72% ha completato l’intero ciclo vaccinale. La mappa dei contagi e la mappa delle vaccinazioni sono quindi spesso speculari.

I contagi sono minori dove le vaccinazioni sono maggioritarie. In Italia la Lombardia oggi traina la campagna vaccinale, solo Lazio e Puglia hanno numeri paragonabili.

Fanno male, molto male, Regioni come la Sicilia e la Calabria dove infatti il virus corre con forza, anche Bolzano e l’Alto Adige hanno percentuali di copertura non soddisfacenti. È chiaro che più le persone sono vaccinate più il virus è sotto controllo, meno circola.

L’incidenza delle positività tra i soggetti non vaccinati è nel Comasco più di sei volte superiore rispetto a quella dei cittadini vaccinati con due dosi. Rispetto ad una popolazione completamente non vaccinata oggi, grazie ai vaccini, la diffusione del contagio a Como si è ridotta dell’80%.

Il riferimento attenzione è ai contagi, non ai malati o ai ricoverati, ma è chiaro che l’assenza dell’infezione previene la possibile patologia.

Venendo ai dati di giornata cala il tasso di positività in Lombardia, che resta ancora in zona bianca come ormai succede da tre mesi. Sono solo sei i contagi tracciati ieri a Como, bassi tutti i numeri assoluti delle altre province ad eccezione di Varese in netta risalita con 97 nuovi positivi.

La buona notizia è che calano i pazienti nei reparti ordinari degli ospedali lombardi dopo giorni di lenta crescita, nel Comasco sono 19 i malati contagiati al Sant’Anna.

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