Vaccini, gli anziani attendono ancora
«Rabbia, delusione e vergogna»

E non manca la beffa: «Una parente e la sua vicina sono state convocate, ma dovevano andare a Milano e a Pavia»

Delusione, rabbia e paura tra gli over 80 ancora in vana attesa di un vaccino. Sono tantissimi i comaschi che hanno ricevuto dalla Regione solo l’sms di scuse.

Romano Meroni quest’anno compierà 85 anni o, per dirla con lui, «42 anni e mezzo per gamba». Età a parte è senz’ombra di dubbio un soggetto a rischio essendo cardiopatico ormai da anni: «Non solo, ma anche mia moglie ha problemi di salute». La prenotazione per il vaccino risale al 17 febbraio: «Ci hanno pensato i miei figli a farla per me. Ma da allora è arrivato solo un sms di scuse e niente più». Il 21 marzo ha anche riprovato a iscriversi una seconda volta: «Ma, nonostante le promesse fatte sulla stampa, non si è sentito nessuno». Arrabbiato? «Più che altro profondamente deluso. Vedo che sono più impegnati a polemizzare sulla scelta tra Villa Erba e Muggiò, piuttosto che far funzionare le vaccinazioni».

Anche Gianluigi Benzoni, 86 anni, ha prenotato il vaccino il 17 febbraio. Due settimane dopo, precisamente il 4 marzo alle 20.46, ha ricevuto il famoso sms in cui la Regione si scusava per i ritardi, promettendo d’assicurare quanto prima la somministrazione. «C’è scritto che la mia salute è una loro priorità – commenta ironico – chissà cosa sarebbe successo se non lo fosse stata. Come da indicazioni, ho fatto subito la procedura, circa 40 giorni fa, ma sto ancora aspettando. Se va avanti così, toccherà passare la pandemia senza vaccino». Nell'elenco di chi ancora aspetta c’è anche Renata Sarchi, 85 anni, che il vaccino lo ha prenotato il 16 febbraio scorso. Ma ancora non ha ricevuto alcuna comunicazione: «È vergognoso non essere ancora stati richiamati dopo quasi sei settimane dalla prenotazione». Anche per lei solo un sms di scuse: «L’8 marzo si sono scusati, ma poi sono passate altre settimane. Hanno promesso tramite giornali e tv che ci avrebbero inviato il messaggio con l’appuntamento, ma lo sto ancora aspettando. Assurdo».

«Niente, ancora niente – racconta Enzo Angiuoni, 81 anni, ex presidente del Calcio Como – mi sono registrato, ho mandato l’adesione e da allora mi è arrivato solo un sms con le scuse per il ritardo. Peraltro per fortuna sono in ottima forma e sto molto attento, ma convivo da sempre con uno storico problema di salute».

«Anche a me sono arrivate in più di un mese soltanto le scuse – racconta Luciano Belloni, altro comasco avente diritto e in vana – Io resto tranquillo, non ho paura. Diciamo che non drammatizzo e spero che a preoccuparsi siano invece le autorità. Nella gestione della campagna tra messaggi e chiamate qualcosa sta andando storto. C’è una misteriosa origine dei problemi a cui serve porre rimedio».

«Io e mia moglie aspettiamo ancora – dice Giuliano Collina, pittore comasco – è vero che nella classe degli over 80 siamo tra i più giovani, per così dire. Però, ecco, speriamo che presto possano essere vaccinati tutti gli anziani così da fermare questa maledetta pandemia».

Ma c’è anche chi invece finalmente, negli ultimi gironi, ha ricevuto l’attesa telefonata. Purtroppo nel posto sbagliato. «Sì, è successo a mia cugina di 83 anni e ad una sua vicina di casa – racconta Felice Bianchi da Ponte Chiasso – l’hanno convocata al telefono ieri sera per andare a Milano e proprio non sapeva come fare. Mentre la sua amica chiedeva aiuto avendo ricevuto l’appuntamento a Pavia...».

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