Vaccini, novità per i cinquantenni
Ok a Johnson e AstraZeneca

Via libera della Regione al loro utilizzo. A Como, però, per il momento si privilegia il monodose. Pfizer ora solo per le seconde dosi, ma c’è Moderna

Sorpresa: Johnson&Johnson ai cinquantenni e, per il momento, in linea teorica via libera anche ad AstraZeneca. Negli hub questa settimana viene usato anche Moderna, quanto a Pfizer ora si somministra solo per le seconde dosi. Altro cambio di strategia, quindi, nella gestione dei diversi tipi di vaccini. Vaccini che, come ha specificato il presidente della Regione Attilio Fontana, in Lombardia non si possono scegliere. Al netto delle controindicazioni la verità è che si fa quello che c’è.

Andiamo con ordine. Sulla base delle direttive del Comitato tecnico scientifico questa settimana la direzione al Welfare regionale ha dato disposizione alle Asst, compresa la Lariana quindi, di allargare l’uso dei vaccini con vettore adenovirale, cioé AstraZeneca e J&J, anche alla fascia tra i 50 e i 59 anni proprio in questi giorni chiamata nei centri vaccinali. «Con la sola eccezione dei pazienti estremamente vulnerabili e disabili gravi» si legge nella nota.

Cambiamenti continui

Fino alla settimana scorsa entrambi i vaccini erano consigliati dalle autorità sanitarie oltre i 60 anni mentre nei mesi passati con AstraZeneca sono stati vaccinati tanti under 55, docenti e forze dell’ordine. Tra lunedì e martedì i cinquantenni a cui è stato proposto J&J non hanno avuto molto da ridire, anzi a detta dei vaccinatori i più erano contenti. Infatti J&J è l’unico vaccino monodose e non comporta alcun richiamo, quindi tradotto in termini pratici piace alle persone perché non bisogna tornare dalle vacanze o, comunque, non è necessario fare una nuova iniezione. Le forniture non sono però così generose, fino ad oggi circa l’1% dei comaschi ha ricevuto questo vaccino.

Quanto ad AstraZeneca le resistenze sono sempre maggiori ed infatti negli hub comaschi per ora il vaccino è riservato alla fascia tra i 60 e gli 80 anni, ma la vaccinazione può da ora essere estesa anche ai cinquantenni alla luce delle disposizioni regionali. «L’offerta del vaccino AstraZeneca - scrive la direzione al Welfare - affinché ci sia da parte del cittadino un vantaggio nella scelta di questo vaccino, dovrebbe essere abbinata ad una disponibilità da parte del centro caccinale a gestire in modo flessibile la data della seconda dose. Venendo in tal modo incontro alle esigenze dei cittadini di poter gestire il proprio appuntamento per il richiamo in un periodo di vacanze». I cittadini hanno voglia di spostarsi e, comunque, di non rientrare in piena estate per fare il vaccino, questo è un fatto assodato. Il richiamo di AstraZeneca, scrive la Regione, può cadere tra le quattro e le 12 settimane e fino ad ora gli appuntamenti sono sempre stati dati intorno alla decima settimana.

I vaccini Mrna

Infine ci sono gli altri due vaccini statunitensi ad Mrna con il richiamo ad oggi fissato a 35 giorni. Moderna, usato all’inizio solo per le vacciazioni domiciliari ormai terminate, è approdato negli hub e viene proposto sempre sopra ai 16 anni senza limiti d’età. Le forniture sono sempre state limitate, ma di recente una quota è a disposizione anche dei grossi centri. Pfizer, su tutti il più impiegato a Como e provincia, in questo momento viene utilizzato esclusivamente per le seconde dosi. Ma non avendo limiti per anzianità o patologie la strategia in base alle forniture potrà di nuovo cambiare.

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