Vaccini, zero sconti dai prèsidi
«Scuole chiuse a chi non è in regola»

La maggioranza degli istituti cittadini conferma la validità del decreto del ministro Lorenzin - Senza certificato, dal 5 settembre si resta fuori dalle aule

Dalla prossima settimana, martedì, riaprono i nidi comunali; il 5 settembre toccherà poi alle scuole dell’infanzia e il 12 settembre a tutte le altre.

E con i vaccini a che punto siamo? Come si muoveranno l’amministrazione comunale, competente per i nidi, e i dirigenti scolastici delle scuole d’infanzia e primarie?

Applicheranno il decreto Lorenzin e quindi, a partire da questo anno scolastico, non ammetteranno più la presentazione dell’autocertificazione? O faranno valere la circolare operativa diramata dal nuovo ministro della Salute Giulia Grillo a luglio che chiede di accettare ancora per i nuovi iscritti la presentazione di un’autocertificazione? La differenza, per i bimbi da 0 a 6 anni, è la possibilità o meno di frequentare nido e scuola, mentre per la fascia dai 6 ai 16 anni resta solo la multa. Partiamo dal Comune di Como.

«Per l’accesso ai nidi comunali - risponde Palazzo Cernezzi attraverso l’ufficio stampa - è necessario presentare i certificati vaccinali o la loro fotocopia o eventualmente il libretto con la data dell’appuntamento per la vaccinazione. L’autocertificazione non è ammessa al momento, in linea con la legge in vigore. Restiamo in attesa di eventuali pronunciamenti da parte della Regione e di Ats Insubria». I nidi riaprono martedì 28 agosto e i primi ad essere accolti saranno i bimbi che già avevano frequentato il servizio l’anno scorso; i nuovi iscritti, come sempre, inizieranno la settimana successiva, dal 4 settembre e il loro ingresso sarà scaglionato nel corso del mese.

Passiamo alle scuole dell’infanzia e alle primarie. Su otto istituti comprensivi, hanno risposto le segreterie o i dirigenti di cinque (Como Centro Città, Como Albate, Como Rebbio, Como Borgovico, Como Prestino) e i tre mancanti (Lora-Lipomo, Como Lago, Como Nord) ci hanno rinviato alla prossima settimana. La linea di chi ha risposto è la stessa dell’associazione presidi rappresentata a livello regionale da Massimo Spinelli e a livello provinciale da Vincenzo Iaia: la legge in vigore è il decreto Lorenzin, le circolari ministeriali non superano la legge e pertanto il 5 settembre per i bimbi che non sono in regola con i vaccini le porte rimangono chiuse. E però. Ad oggi, da Ats Insubria alle segreterie scolastiche non è ancora stato inviato alcun elenco.

«L’elenco dei bambini non in regola non ci è arrivato - spiega Daniela De Fazio, preside di Como Rebbio -. E neppure dalla Regione abbiamo avuto indicazioni. Regnano molta ambiguità e tante dichiarazioni. Mi auguro che seguano indicazioni scritte».

«Quello che noi dovevamo fare lo abbiamo fatto - aggiunge Marzia Pontremoli. preside di Como Borgovico -, La situazione adesso deve sbloccarsi da parte di Ats». La Regione Lombardia conferma l’invio di una nota nei prossimi giorni. Per concludere, è calzante una citazione di Aristotele: «È preferibile senza dubbio che governi la legge più che un qualunque cittadino, e secondo questo stesso ragionamento, anche se è meglio che governino alcuni, costoro bisogna costituirli guardiani delle leggi e subordinati alle leggi».

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