Vaccino obbligatorio nelle scuole
Dai prof primi “no”, servono supplenti

Le nuove regole sono in vigore da ieri - Controlli quotidiani sulla piattaforma del Ministero e in alcune scuole prosegue anche quello all’ingresso

Sono pochi i docenti e i collaboratori scolastici lariani non in regola col vaccino.

È il risultato del controllo effettuato ieri, il primo giorno in cui, per il personale della scuola, era obbligatorio essere in possesso del Green pass rafforzato, pena la sospensione senza stipendio. Seppur un numero sparuto, l’assenza degli insegnanti, se confermata anche nelle prossime settimane, costringerà gli Istituti a trovare dei supplenti.

I non vaccinati

Su oltre 170 persone, sono una decina in tutto quelle non in regola con la vaccinazione all’istituto comprensivo Como Borgovico: «Da un punto di vista organizzativo – spiega la preside Grazia Miccolis – riusciremo a tamponare la situazione. Certo spiace perché avevano iniziato un percorso con gli alunni e, in ogni caso, se non cambieranno idea, lasceranno gli alunni senza il proprio insegnante».

Si contano sulle dita di una mano i non vaccinati al Caio Plinio: «La metà dovrebbe rientrare nei ranghi – aggiunge la dirigente Silvana Campisano – mi hanno comunicato la prenotazione della vaccinazione e credo la faranno davvero». Sulle ipotetiche cattedre scoperte per chi decidesse di non regolarizzarsi, la preside aggiunge: «Potrà creare difficoltà, ma si tratta di persone con alle spalle già diverse assenze. Ecco, forse è meglio avere un posto vuoto da riempire».

Per il controllo, che sarà quotidiano, si utilizza la piattaforma fornita dal Ministero. Tramite il supporto dei servizi informatici del Miur, la nuova funzione mostra telematicamente se l’insegnante, l’amministrativo o il collaboratore scolastico sono vaccinati. Di fianco al nome del dipendente compare una spunta verde o rossa, secondo la propria situazione. L’operazione va compiuta tutti i giorni perché, come per il Green pass, la privacy non consente di sapere fino a quando durerà la validità del vaccino. Chi non dovesse risultare in regola, non viene subito sospeso: ha cinque giorni di tempo per fornire la documentazione circa l’avvenuta somministrazione o la prenotazione del vaccino entro 20 giorni. Nel frattempo, può continuare a insegnare per cinque giorni col Green pass base.

Controlli all’ingresso

«Non abbiamo comunque tolto il controllo all’ingresso – precisa la preside dell’istituto comprensivo Como Rebbio Daniela De Fazio – in questo modo non sfugge nulla». Nei plessi, sono tre i dipendenti non in regola: un docente con esonero fino al 31 dicembre e due collaboratori scolastici. Fino a fine anno l’insegnante manterrà la mansione con alcune prescrizioni, mentre le altre due persone hanno ricevuto l’invito a vaccinarsi entro cinque giorni.

In generale, nelle altre scuole cittadine non si sono registrate situazioni particolarmente gravi. Ad Albate, per mantenere il posto di lavoro dovranno vaccinarsi due dipendenti su 104 totali.

Numeri bassi anche a Como Centro e a Como lago: in quest’ultimo istituto comprensivo i “no vax” sono sei in tutto. Alla Da Vinci Ripamonti, invece, fanno sapere che una parte dovrebbe assolvere l’obbligo proprio in questi giorni.

Al Ciceri sono una decina i dipendenti non in regola. Per alcuni, fanno sapere dall’Istituto, si conosceva la situazione, mentre per gli altri casi si aspetta l’evoluzione degli eventi. Intanto, nei prossimi quattro giorno, potranno essere ammessi a scuola se in possesso di Green pass base. «Al Volta la presenza di personale non in regola è praticamente inesistente», è infine il commento del preside Angelo Valtorta .

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