Via alle nomine dei docenti
Precari in calo, sono solo il 10%

ScuolaSono disponibili 145 cattedre dall’infanzia alle superiori Quattrocento posti riservati al sostegno: «Ma pochi hanno i titoli»

Non ci sono più folle di supplenti e precari della scuola in attesa ad agosto di ricevere una cattedra dove insegnare: a Como, perlomeno, rispetto al passato i posti si sono stabilizzati. I docenti a tempo determinato in un lustro nella nostra provincia sono passati da occupare il 30% delle cattedre complessive a quasi il 10%.

Le operazioni propedeutiche all’avvio dell’anno scolastico sono iniziate ieri e proseguiranno la settimana prossima. Le assegnazioni, le immissioni e le nomine fino a pochi anni fa richiamavano alla Magistri Cumacini centinaia di insegnanti, molti disperati perché senza la certezza di trovare qualche ora di lezione, si finiva la sera tardi.

Ora è questione di poche ore. «Per le immissioni di ruolo e gli scorrimenti dall’infanzia alle superiori abbiamo circa 145 cattedre – dice Gerardo Salvo, segretario della Uil Scuola del Lario – dalle graduatorie sono 40, 50 posti al massimo. Certo una volta i supplenti erano molti di più, negli ultimi anni c’è stato un forte programma di assunzioni oltre al concorso. Il precariato prima occupata un 30% circa delle cattedre complessive, ora il 10%». Questo non significa che il mondo della scuola anche comasco non soffra ancora di gravi problemi relativi al reclutamento. Certo il numero degli alunni per ragioni legate alle nascite sta scendendo, dunque anche l’organico degli insegnanti è destinato a calare.

Per ora l’amministrazione ha ridotto il numero di studenti per classe. «Abbiamo svolto le operazioni che riguardavano i docenti che hanno chiesto di avvicinarsi alla famiglia – aggiunge Massimo Baldi per la Cgil Flc – La settimana prossima faremo nomine e immissioni. È vero, docenti e insegnanti oggi sono più stabili, ci sono anche meno spostamenti e mobilità. Certo restano tante deroghe e non è detto che i movimenti sulle cattedre non ci siano ancora».

«La stabilizzazione c’è stata - dice Albino Gentili, segretario della Cisl Scuola dei laghi – non si vedono più fiumi di precari. Ma nelle scuole mancano ancora i dirigenti amministrativi e soprattutto insegnanti di sostegno». Più della metà dei posti precari in provincia riguardano appunto il sostegno. circa 400 posti. Quasi sempre vengono chiamati docenti senza specializzazione o titolo.

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