Viadotto, cantiere da 1,6 milioni
Boom di offerte per fare i lavori

Scaduti ieri i termini: sono più di venti le aziende in corsa - Operai dall’inizio dell’anno per 300 giorni. L’assessore: «Ridurremo i disagi»

Como

Tutti vogliono lavorare per la messa in sicurezza del viadotto dei Lavatoi. Sono scaduti ieri a mezzogiorno i termini per la presentazione delle offerte per il maxi appalto da 1,6 milioni di euro e 313 giorni di lavoro e sono oltre venti le richieste presentate. Il numero esatto si conoscerà oggi, quando è fissata la convocazione della commissione per l’apertura delle buste.

Poi nelle prossime settimane l’analisi dell’offerta tecnica e poi quelle economiche per arrivare ad aggiudicare l’appalto. «I lavori - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Pierangelo Gervasoni - se tutto andrà bene e non ci saranno ricorsi credo partiranno all’inizio dell’anno. Quando esattamente lo stabiliremo anche in base alle condizioni meteo e al periodo. Ad ogni modo parliamo di un cantiere da 300 giorni che cercheremo di fare in modo che abbia il minore impatto possibile sulla viabilità».

Quando venne steso il bando, nei mesi scorsi, venne scelta la strada di un cantiere più lungo nel tempo, ma con l’infrastruttura sempre aperta, quasi. In caso contrario si sarebbero potuti ridurre i tempi (a sei mesi circa) ma chiudendo il viadotto, cosa che avrebbe avuto ripercussioni pesantissime. «Il nostro obiettivo - conclude Gervasoni - è quello di ridurre i disagi il più possibile e, per questo, molti lavori saranno fatti di notte e le chiusure saranno nei fine settimana in modo da garantire sempre il passaggio delle auto nei giorni feriali. Saranno necessarie alcune situazioni di chiusura totale, ma saranno pianificate per tempo e in modo da limitare i disagi».

Per alcune lavorazioni infatti, come quelle che prevedono il sollevamento dell’impalcato nella zona centrale il traffico dovrà essere vietato. Va anche tenuto conto che la presenza della ferrovia impone di fare alcune specifiche lavorazioni in finestre orari tale da non creare problemi al passaggio dei treni.

Resta vietato il transito ai mezzi oltre le 7,5 tonnellate e lo sarà fino al completo ripristino delle condizioni di sicurezza, quindi entro la fine del prossimo anno. Il divieto era scattato una manciata di giorni dopo l’insediamento del sindaco Mario Landriscina che si era ritrovato sulla scrivania una relazione choc dei tecnici sulla sicurezza del viadotto. Una prima tranche di interventi è già stata fatta, ora la fase finale.n 

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