Volta, in 17 con il massimo dei voti. Meglio di tutti gli altri licei

Maturità Su 130 ragazzi due le bocciature e due i diplomi con la lode - La maggior parte delle valutazioni si colloca nella fascia tra il 70 e il 90

Pochi sessanta e un buon numero di cento. È stata una maturità positiva al liceo Volta: i dati sono quasi completi (mancano i risultati di una sola classe) ma, su circa 130 maturandi, sono 17 gli studenti usciti con il massimo dei voti, una media superiore al 10% e, in linea generale, più alta rispetto agli istituti cittadini.

Di questi, due sono riusciti ad accaparrarsi anche la lode. Ribaltando la classifica, si trovano due non diplomati, costretti quindi a ripetere l’anno e a cimentarsi di nuovo con la maturità, al Volta o in un’altra scuola. Si contano sulle dita di una mano, invece, quelli che hanno passato l’esame con 60, cioè col minimo risultato: sono soltanto due, peraltro iscritti nella stessa classe. Più numeroso, invece, il dato di chi ha preso una valutazione compresa fra 61 e 69, cioè una decina abbondante. Quasi una quarantina di ragazzi, invece, si è posizionato nella fascia eccellente, cioè dal 90 al 99.

Due gli studenti del liceo che hanno ottenuto anche la lode

Il resto della popolazione “voltiana” si colloca nella fascia che va da 70 a 90, ottenendo nel complesso dei buoni voti.

Rispetto allo scorso anno, com’era logico aspettarsi, i risultati sono in flessione. Nella maturità passata, i cento erano una trentina, quasi il doppio rispetto a quest’anno (non c’erano stati, peraltro, bocciati). Sono sovrapponibili, invece, i voti dal novanta in su: in entrambi i casi, si parla di una cinquantina di alunni. Però, è bene ricordare come nel 2020 e nel 2021, gli anni segnati in maniera indelebile dalla pandemia, l’esame fosse diverso. Dodici mesi fa, gli studenti dovevano sostenere un’unica prova orale, in presenza, della durata di una sessantina di minuti. Si partiva dalla discussione di un elaborato assegnato dal consiglio di classe nei mesi precedenti. Il colloquio proseguiva con la discussione di un testo già oggetto di studio in italiano, con l’analisi di predisposti dalla commissione con trattazione di nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline.

Rispetto al 2019 si è registrato un raddoppio dei “100”

Quest’anno, invece, è stato reintrodotto il tema d’italiano (valeva al massimo 15 punti) e il secondo scritto, la cosiddetta prova d’indirizzo (valeva al massimo 10 punti). Dopo le due prove, l’esame si chiudeva con l’orale (25 punti): abolita la tesina, la prova cominciava con l’analisi di un argomento scelto dalla commissione. La valutazione finale è rimasta in centesimi e al credito scolastico viene attribuito fino a un massimo di 50 punti.

Rispetto al 2019, invece, riscontriamo un raddoppio dei cento, anche se quell’anno nel liceo di via Cesare Cantù non si registrò nemmeno un 60. Nel 2022 è molto più alto il numero di ragazzi (anche qui quasi il doppio) usciti con una votazione superiore a 90 rispetto al 2019: però, 24 mesi fa non ci fu nemmeno un bocciato all’esame, mentre quest’anno sono stati due. Prima dell’esame, i ragazzi erano un po’ preoccupati dalla secondo scritto, quello d’indirizzo. Rispetto agli anni prima della pandemia, in questo caso la prova è stata predisposta dai docenti dell’istituto, così da avere maggiore corrispondenza con quanto fatto durante l’anno.

I voti sono stati in generale positivi, ma va anche detto che è sempre stato così, anche negli con le componenti “esterne” nelle commissioni. Il tasso di promossi è molto alto: è una tendenza degli esami.

© RIPRODUZIONE RISERVATA