Seimila voci in piazza
A Como arriva Facchinetti

Già ascoltati duemilacinquecento aspiranti cantanti al casting di "X Factor" che hanno sfidato afa e ore di attesa, per il pubblico momenti di musica doc con concerti sotto le stelle

COMO - Un caldo afoso ha accolto ieri i partecipanti al casting di X Factor, un vero e proprio tour che tocca in totale dieci città, fra cui Como, seconda e unica tappa per quanto concerne il Nord Italia.
Ieri sono stati provinati oltre duemilacinquecento ragazzi, un numero già di per sé non irrisorio; tra oggi e domani a Como passeranno seimila cantanti o aspiranti tali, regalando, con le loro voci e il loro entusiasmo, un'inaspettata frizzantezza al lungolago. Nel tendone issato in piazza Cavour, è tutto un brulicare di ragazzi emozionati e allegri al tempo stesso: c'è chi sfoggia look cool, chi spera che un tocco di eccentricità colpisca nel segno e apra le porte del dorato mondo della tv.
E, al di là di questo, tante speranze, sogni che non temono le lunghissime attese, il caldo, i viaggi da ogni parte di Italia (Milano, Brescia, Bergamo, Venezia; c'è chi arriva addirittura dalla Calabria); vale la pena tirare questi sogni fuori dal cassetto, fosse anche la terza volta che uno ci tenta (come Sara e Michele, i due fratelli veneti che si sono presentati già tre volte ai casting: questa sarà quella buona?).
Stamane, poi, ancora più fermento, grazie alla presenza di Francesco Facchinetti, il conduttore della trasmissione, giunto per girare alcune scene da inserire nel programma estivo che andrà in onda su Raiuno, in attesa della quarta edizione dello show. In totale gli auditori sono sette, ed esaminano i ragazzi in coppia; ognuno è tenuto a presentare due brani, uno in lingua italiano, l'altro in inglese.
«Dov'è il numero 3540?», si sente urlare. Ed ecco che, dalla porta B, esce un'esaminatrice, tutta trafelata. «Scusatemi, non ho tempo per le interviste, sono troppo presa», dice, ma lo sguardo già è impegnato a capire il motivo della pausa troppo lunga; finalmente, poi, trova i ragazzi da esaminare e tira un sopiro di sollievo. Coordinare tutte quelle persone non è semplice; e, nonostante la solerzia degli organizzatori e delle hostess (otto al mattino, otto al pomeriggio), nonostante la creazione di due ingressi, uno per i pre-iscritti e uno per coloro che hanno deciso di farlo in loco, qualche piccolo intoppo c'è. Ma, al di là dell'atmosfera su di giri, pare che l'impianto organizzativo sia più che buono e che, in generale, funzioni. E poi chi lo sa, la fortuna è bendata, come si suol dire. Ma il talento, quello, grida forte.
Laura Di Corcia

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