Cultura e Spettacoli / Como città
Venerdì 18 Febbraio 2011
Serata romantica
con la Gelati al Sociale
Applausi dal pubblico, non folto, al concerto dell'Orchestra 1813 che ha eseguito Schoenberg con l'étoile della Scala
Scontato che i punti più interessanti fossero catalizzati su una prima esecuzione nazionale e su uno dei più famosi brani di Schoenberg. Metamorphosis, del giovane spagnolo Eduardo del Rio Robles, é una piacevole sequenza di gesti musicali che riassumono varie correnti del Novecento storico.
La peculiarità consiste nella scelta dello strumento solista, un clarinetto basso dalla voce gradevolmente scura che non gode di grande letteratura solistica. L'interprete, lo spagnolo Marino Rigado Rivilla (dedicatario della composizione), primo clarinetto dell'Orchestra 1813, ha fatto conoscere tutte le gamme sonore ed espressive che l'ingombrante strumento é in grado di produrre, nonché qualche passo di virtuosismo nel bis che è statp dedicato al Paese natìo. Il clou della serata, ovvio, è stato Notte trasfigurata di un Arnold Schoenberg sulla via dell'espressionismo, non ancora del dodecafonismo. Grondante di malinconia, ispirato ad una poesia di R. Dehmel (letta da Migliorini) é un breve poema sinfonico calato nel tardo romanticismo tedesco (Wagner, Mahler, Strauss...).
All'intensità della poesia e della musica é stata a aggiuta anche la danza.
La ispirata coreografia di Simonetta Manara Schiavetti ha avuto un'iterprete d'eccezione: la prima ballerina della Scala Gilda Gelati, che con morbidezza, sinuosità e mestizia crepuscolare ha reso ancora più suggestiva l'atmosfera.
Decisa, generosa la direzione di José Luis Gomez-Rios a capo di una Orchestra 1813 impegnata soprattutto nella seconda parte del concerto iniziato con Intermezzo (da Goyescas) di Enrique Granados, visione della Spagna dipinta da Goya.
Gli applausi sono scrosciati generosi ed entusiastici per tutti.
Maria Terraneo Fonticoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA