Cappuccetto va nel bosco
Ma la fiaba si fa musical

Al Sociale il racconto di Perrault. La regia di Marco Giony vede un Lupo sbadato e tontolone

Nell’ultimo scampolo di feste ancora da gustare, il teatro Sociale di Como presenta un appuntamento con la fiaba più popolare e conosciuta. Si tratta di “Cappuccetto Rosso” il celebre racconto di Perrault, che verrà proposto, questa sera, alle 20.30 in versione “commedia musicale”.

Lo spettacolo, che sostituisce il previsto musical “Heidi”, poi annullato per problemi tecnici della compagnia, si propone come un allestimento che piacerà certamente al pubblico delle famiglie e agli amanti delle fiabe trasposte sul palcoscenico.

Il libretto originale è firmato da Tobia Rossi, mentre le liriche sono di Antonio Torella e le musiche originali sono di Giovanni Maria Lori. Lo spettacolo ha le caratteristiche della commedia con musiche e la storia della bambina che si avventura nel bosco per recarsi dalla nonna, subisce un restyling che, pur volendo mantenere un clima fiabesco, lo ricolloca nello spirito dei nostri tempi.

Il regista Marco Giony propone una trama in cui Cappuccetto Rosso, bambina intraprendente interpretata dall’attrice e cantante Daniela Simula, vive con la mamma Ada, interpretata da Laura Galigani, e la nonna Clara, ovvero Lorena Crepaldi, nella loro casa, situata in un piccolo villaggio affacciato su un bosco.

Vi immaginate una protagonista ingenua e tremebonda come nel clichè delle fiabe? Niente da fare. Come si è detto, la storia tradizionale si aggiorna e Cappuccetto Rosso diventa una bambina vivacissima e indipendente, legatissima alla nonna, con cui ha un rapporto molto speciale. È per questo che, quando, in seguito ad una discussione tra la mamma e la nonna, quest’ultima decide di tornare nella sua casa, in mezzo al bosco, Cappuccetto non esita a raggiungerla, non ascoltando chi vuole avvertirla dei pericoli che si corrono, attraversando la selva tenebrosa…

Come in tutte le fiabe che si rispettino, abbiamo anche qui l’antagonista (o il cattivone che dir si voglia). È ovviamente il Lupo (alias Gianfranco Phino) che però viene descritto in modo un po’ insolito. Invece della solita belva famelica, abbiamo qui un Lupo “sbadato e tontolone”, in crisi di identità e con la fama appannata. In questo momento, approfittando anche della presenza di Cappuccetto nel bosco, il Lupo ha deciso di riconquistare punti, ripristinando la sua reputazione ormai scricchiolante. Insomma, Cappuccetto è in pericolo, ma quando la mamma della bambina in fuga si rende conto che non è al sicuro, in casa, chiede aiuto e viene organizzata una battuta di caccia guidata dal cacciatore Raul, interpretato da Antonio Orler.

Sarà divertente seguire lo svolgersi della fiaba, che appartiene al genere del “family show” e osservare gli allestimenti da musical, con le scenografie di Arte Italiana di Barbara De Monte, i costumi di ABCD Theatre Style e le coreografie di Francesca Cis. Lo spettacolo è proposto in collaborazione con il quotidiano “La Provincia”.

Sara Cerrato

© RIPRODUZIONE RISERVATA