«E io canto la gioia
dell’amore sul lago»

Max Molteni racconta come è nato “Innamorarsi a Como”, il brano pubblicato sul suo canale Youtube

«Innamorarsi a Como Como Como e darsi un bacio un bacio in piazza al Duomo e un abbraccio lì al Broletto per un amore perfetto un amore che perfetto sarà».

A cantare questi versi è Max Molteni nella sua “Innamorarsi a Como”, il brano che da qualche settimana ha lanciato sul suo canale Youtube insieme al video.

Max, la canzone è una vera e propria immersione nella città, come e quando è nata?

Passeggiavo per le strade di Como la scorsa estate e, vedendo tante persone e tante coppie innamorate in giro per la città, ne ho tratto ispirazione.

Stavo percorrendo il lungolago e, all’altezza dell’hangar, mi sono seduto su una panchina e ho iniziato a scrivere subito una parte del testo. Mentre guardavo gli idrovolanti partire e atterrare, ho iniziato a pensare alla melodia.

La canzone non è dedicata a qualcuno in particolare, bensì a tutte le persone innamorate e non solo, è così?

Esatto, l’idea era raccontare di un periodo felice e stimolante – come è quello estivo, in cui è nata la canzone– e di come sia possibile da lì tirare fuori qualcosa di bello come appunto l’amore. L’idea è spingere tutti a crederci - ancora e sempre – anche di fronte a tante cose negative che possono accadere, alla malinconia che può avanzare, ai pensieri negativi che possono attraversare la mente. Nel testo ci sono due riferimenti in particolare - “poi via sul battello c’è un inglese con l’ombrello la compagna con mantello” e “ poi mi giro piano lì sull’ala c’è un gabbiano che non vola più e ha una certa età io gli dico amico so che ora sei ferito vedrai presto l’amore tornerà”: attraverso queste parole mi rivolgo alle persone che magari sono da sole, ma che invito a non perdere la speranza, perché l’amore arriverà.

Il gabbiano al quale faccio riferimento è proprio una metafora che li impersona.

Ci sono diverse collaborazioni, in questo brano, puoi dirci chi sono i musicisti che l’hanno realizzato con te?

Sono diversi e non solo comaschi: Lorenzo Semeraro alla chitarra gipsy, Alessandro Arban che ha suonato il basso, arrangiato il pezzo e fatto il missaggio ed Elia Conti alla tromba.

Quest’ultimo faceva parte dei Rumba de Bodas, gruppo bolognese che spesso ha suonato a Como e che qui ha moltissimi fan.

Sul tuo canale Youtube è presente anche il video della canzone, che ripercorre l’ambientazione della canzone - “a Porta Torre il mio cuore batte e corre sto arrivando lì da te”, “darsi un bacio un bacio in piazza al Duomo e un abbraccio lì al Broletto”, “poi via sul battello “: chi sono i protagonisti?

Il video è stato realizzato da Marco Bizzotto, che ne ha curato anche il montaggio; i due innamorati protagonisti della storia sono Lorenzo Semeraro e Chiara Lo Pinto, che ringrazio molto.

Pensi di registrare il brano o di presentarlo dal vivo in un prossimo evento?

Sicuramente la registrerò, ma non so ancora se ci sarà occasione di esibirmi con questo pezzo; non ci ho ancora pensato, anche se mi piacerebbe.

Oltre a “Innamorarsi a Como”, tra i tuoi precedenti singoli ci sono “Celeste”, “Ul Gatt”, “Le Paratie”, ma tu sei noto a Como anche per le tue passate esperienze radiofoniche (a CiaoComo Radio, ad esempio) e per le tue poesie: di cosa tratti, nei tuoi versi?

Scrivo poesie in italiano e in dialetto comasco - si possono trovare tutte sulle mie pagine Facebook e Instagram - e i temi affrontati sono vari.

Anni fa ne ho scritta una dedicata a Marco Pantani – dal titolo evocativo, “Il Pirata” - e ho avuto modo di farla conoscere anche a Davide De Zan, autore di molti libri sul grande ciclista scomparso.

Alcune delle mie poesie le ho consegnate anche al cantautore Davide Van De Sfroos, che per me ha avuto, in un’intervista del 2013 a CiaoComo Radio, parole molto belle, proprio sul brano “Ul Gatt”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA