Il cielo sopra Berlino
Omaggio a Wenders

Al cinema in versione digitale restaurata. Si tratta de “Il cielo sopra Berlino” (1987), in programma mercoledì alle 18 e alle 21 al multisala Uci di Lucino

Ed è il primo dei due film (seguirà “Paris, Texas”, in calendario mercoledì prossimo, 25 febbraio) con i quali si tributa a Wim Wenders un particolare omaggio, nel settantesimo anno d’età del regista cui è stato appena consegnato l’Orso d’oro alla carriera del Festival di Berlino.

Wim Wenders vi ha portato, fuori concorso, lo spiazzante “Every thing will be fine”, storia di uno scrittore che in automobile ha un incidente di cui porterà le cicatrici per anni, pur rimanendo illeso.

Girato, assicura chi lo ha visto, in un sorprendente 3D a conferma del versatile ingegno del regista che fu tra gli esponenti di spicco del Nuovo cinema tedesco e che ha realizzato una cinquantina di film, spesso affrontando il tema del viaggio (è giusto un road-movie “Paris, Texas”, del 1984, che gli valse la Palma d’oro al Festival di Cannes).

“Il cielo sopra Berlino”, una malinconica e al tempo stesso tenera favola dei nostri tempi, con l’angelo Bruno Ganz che, come quello di Peter Falk prima di lui, rinuncia all’immortalità e nasce uomo, ai piedi del Muro, optando per l’amore della trapezista Solveig Dommartin.

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