La scuola, l’incontro e il ritratto: Giuditta Pasta entra nel “suo” liceo

Como Un quadro che ritrae la grande cantante lirica donato all’istituto dall’artista Alex Caminiti. «Ho voluto rappresentarla davanti al Tempio Voltiano: la pittura e la scienza si uniscono così»

Un incontro fortuito, ma che si può proprio dire sia nato (quasi) in cielo visto che è avvenuto in piazza San Pietro, durante un’udienza con il Santo Padre. E una promessa, che si è concretizzata ieri con un dono al liceo musicale e coreutico Giuditta Pasta, ma che è destinato a tutta la città: un ritratto della grande cantante lirica, opera di Alex Caminiti, affidato ieri alle mani di Roberta Di Febo, preside dell’istituto che ha sede a Palazzo Valli Bruni, nella centralissima via Rodari.

Posa classica

Il dipinto “Allegoria della musica... con il nome Giuditta Pasta” è stato presentato alla presenza del vicepresidente della Provincia di Como Giovanni Alberti e del consigliere regionale, ma in questo caso soprattutto esperto d’arte, Sergio Gaddi.

Ritrae il soprano in una posa classica, collocandola in un ambiente quintessenzialmente comasco, quale è il giardino antistante il Tempio Voltiano: «Con questa tela ho voluto rappresentare Giuditta Pasta in primo piano, mentre sullo sfondo si identifica chiaramente il monumento dedicato ad Alessandro Volta che rende Como unica e riconoscibile in tutto il mondo: l’arte e la scienza si uniscono così in una sinfonia che spero la città apprezzerà».

Anacronismo voluto

Un anacronismo voluto (la struttura progettata da Federico Frigerio risale al 1928, più di 60 anni dopo la scomparsa della diva), proprio perché si tratta di due simboli della città immediatamente riconoscibili (e poi, ha spiegato l’autore, «perché firmo tutte le mie opere, ma in questa ho collocato il tempio dedicato a Volta, che si chiamava Alessandro, come me»).

Artista autodidatta, originario di Messina, dal 1995 ha esposto, oltre che in Italia, in Portogallo, Svizzera, Danimarca, Stati Uniti, Ungheria, Cina, Serbia, Emirati Arabi, ha partecipato alla Biennale di Venezia ed è stato selezionato fra più di mille artisti provenienti da tutto il mondo per esporre al Louvre, nell’ambito dell’lnternational Expo.

«Sono felice di poter ricevere quest’emblematica opera di Caminiti, vero omaggio alla città di Como che celebra al contempo Giuditta Pasta e il nostro meraviglioso territorio – ha detto Roberta Di Febo, che ha poi raccontato l’origine di questo regalo – Nasce tutto da un incontro casuale: ero in Vaticano dopo avere preso parte, con i ragazzi della nostra scuola, al progetto “Music for Pope” a Paestum. Ci siamo trovati a parlare e da lì è scaturita la promessa di un omaggio a una grande comasca, a cui è intitolato il nostro istituto, e alla terra lariana». Una cerimonia informale, ma molto sentita, che si è trasformata in un momento prezioso quando grazie alla performance delle allieve a allievi che compongono il coro del liceo, diretto da Massimo Mazza: formazione e insegnanti hanno appena ottenuto tre grandi riconoscimenti.

Al festival internazionale concorso e rassegna per cori giovanili Cantagiovani 2023 a Salerno, questo coro misto ha ricevuto il primo premio assoluto, il coro femminile ha ricevuto il secondo premio lo stesso Mazza ha conseguito il premio speciale “Paola Galdi” come miglior direttore di coro di tutto il concorso.

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