Parolario Junior supera il primo esame: «E ora vogliamo che diventi più grande»

Il bilancio La prima edizione si è svolta tra Cernobbio, Cantù e Como: 600 bambini coinvolti. Il presidente Peverelli: «Puntiamo ad aumentare la partecipazione di genitori e famiglie»

“Saremo Natura!” si sono promessi e, nella realtà, sono stati tantissimi. Tantissimi e tantissime, oltre 600 i bambini e le bambine delle primarie di Cernobbio e Cantù e della scuola Corridoni dell’Istituto Comprensivo Como Borgovico che, insieme ai e alle loro docenti, hanno partecipato con grande entusiasmo alle attività organizzate nell’ambito della prima edizione di Parolario Junior, festival itinerante organizzato dall’associazione culturale Parolario in collaborazione con il Teatro San Teodoro e la cooperativa Mondovisione di Cantù, i Comuni di Cantù e Cernobbio, la scuola Corridoni di Como e Villa Bernasconi di Cernobbio, sotto gli occhi attenti di Carla Colmegna e Giovanna Canzi, che ne hanno curato l’ideazione e la progettazione.

Il debutto

“Saremo Natura! Come imparare da alberi, insetti, fiori a crescere liberi, generosi, felici” è stato il titolo di questa edizione “pioniera”, che ha toccato un tema delicato e profondo, come delicati e profondi sono stati i diversi approcci degli attori coinvolti dal festival, capaci, con grande sensibilità e talento, di raccontare, agli uomini e alle donne di domani, attraverso le arti più diverse, un mondo di incredibili meraviglie.

Presenza massiccia

«È andata bene, anzi, oserei dire benissimo – ha raccontato Glauco Peverelli, presidente dell’Associazione Parolario – e siamo tutti molto contenti. Abbiamo avuto una risposta decisamente positiva da parte delle scuole, con la massiccia presenza di bambini e bambine, e abbiamo raccolto anche tanti commenti entusiasti da parte del corpo docente, che ha mostrato grande interesse e apprezzamento per le attività e la tematica proposte. Anche gli autori, gli illustratori e tutti coloro che hanno guidato e tenuto i laboratori si sono detti piuttosto soddisfatti di com’è andata e della formula proposta».

“Una scommessa vinta”, direbbe qualcuno, «un seme piantato nella buona terra e destinato a dare buoni frutti», dicono invece gli organizzatori, che già puntano alla prossima edizione, con l’intenzione di “allargare lo sguardo”.

«Vogliamo fare di più. Quello che un po’ è mancato, in questa prima edizione, è la partecipazione di genitori e famiglie, quindi, per il prossimo anno, stiamo pensando di organizzare uno o due momenti di festa e aggregazione all’aperto, che possano coinvolgere anche gli adulti. C’è anche l’idea di ampliare l’offerta a fasce d’età differenti, con proposte diversificate per ragazzi e ragazze dai 4 ai 14 anni, ed estendere il festival ad una porzione più grande di territorio, per portare Parolario Junior in altri Comuni e scuole della provincia, nell’ottica di proseguire sulla strada di una “crescita libera, generosa e felice”, come cita il nostro programma».

Buona la prima, dunque, un’ottima base di partenza per il futuro. «La volontà c’è ed è forte – ha concluso Peverelli – e siamo grati a tutti coloro che, a vari livelli, ci hanno sostenuto in questo fortunato esperimento. Non vediamo l’ora che arrivi la prossima edizione. Nel frattempo, ci attende Parolario 2023, quest’anno interamente dedicato a Plinio il Vecchio».

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