«Porteremo l’opera
a 150mila ragazzi»

Barbara Minghetti, creatrice e ambasciatrice di Opera domani, illustra il “Rigoletto” che debutterà il 5 febbraio al Sociale di Como

Come ogni anno, ritorna un appuntamento “made in Como”, destinato ad arrivare lontano, con il nobile intento di far conoscere le meraviglie del melodramma al pubblico dei più giovani. Stiamo parlando di Opera domani, il fiore all’occhiello dell’offerta formativa di Teatro Sociale – Aslico, giunta alla XXIV edizione, nel progetto Opera Education. Il 5 febbraio, sul palco della sala comasca, debutterà, infatti, lo spettacolo “Rigoletto. I misteri del teatro”. Chi conosce la filosofia di questo progetto, sa che verrà proposto un un’allestimento ad hoc, tratto dal celebre titolo verdiano, per il pubblico dai 6 ai 12 anni. A raccontarci la nuova produzione e tutte le novità che porta con sé è Barbara Minghetti che di Opera domani è creatrice e ambasciatrice a livello internazionale

Barbara, eccoci alla vigilia di un nuovo importante debutto che nasce a Como ma che vuole avere una dimensione ben più che locale…

Siamo arrivati vicino al quarto di secolo e Opera domani non smette di crescere e di offrire spunti. Posso dire che, proprio grazie a quella che oggi è una proposta ampia e diversificata, ovvero Opera Education, siamo tra i leader della didattica musicale in Europa. Questo ci permette di sperimentare, di creare azioni sempre più inclusive e di far conoscere il nostro lavoro ad una platea vasta. Lo spettacolo “Rigoletto. I misteri del teatro” è stato realizzato da Aslico, in co-produzione con Bregenzer Festspiele. Infatti, verrà proposto, in maggio, anche al Festival di Bregenz.

Non sarà però l’unica replica…

No, anzi! Solo a Como, le recite saranno ventidue. Seguiranno poi centotrentotto repliche in una lunga tournée in Italia e all’estero, per un totale di centosessanta. Alla fine saranno coinvolti più di 150.000 ragazzi.

Insomma, grandi numeri. Quali sono le novità che proporre al pubblico per questo speciale “Rigoletto”?

Sono molte e spero interessanti per tutti. In primis, per andare incontro ai linguaggi dei ragazzi, abbiamo preparato, con tanto di app scaricabile gratuitamente, un gioco per chi sa “smanettare” sul cellulare. È un giochino semplice semplice ma fa riferimento ai temi dell’opera e alle musiche di Verdi. Poi c’è un altro progetto, meno tecnologico e più umano.

Quale?

Grazie alla collaborazione con l’Università di Macerata e con l’Istituto nazionale ciechi, rivolgeremo lo spettacolo anche a bambini con disabilità uditive e ipovedenti. A Como viene creata un’audioguida in cui sono attivi proprio questi ragazzi. Saranno strumenti che permetteranno a persone con disabilità di seguire l’evolversi dello spettacolo.

Quest’anno, la sfida di declinare l’opera per ragazzi riguarda un testo potente e da tematiche forti.

Come le declinerete al giovane pubblico?

Abbiamo lavorato con la consueta attenzione. L’opera viene rispettata nel suo impianto, anche se la vicenda viene letta alla luce di temi comprensibili per gli spettatori. In particolare si potrà riflettere su temi come la diversità e il bullismo. Modalità sempre presente sarà poi la partecipazione attiva per un momento gioioso che i ragazzi preparano da mesi.

Uno dei segreti del successo di Opera domani è degli altri segmenti del ventaglio Education è la presenza capillare nelle scuole…

Sì. Devo ringraziare i tantissimi insegnanti che hanno creduto e credono nel progetto.

Oltre ad Opera domani, a breve avremo altri debutti nello stesso ambito.

Quali?

Il 21 febbraio, in serale, andrà in scena Opera crime, evoluzione di Opera it per gli adolescenti. Sarà un avvincente giallo interattivo, sempre su Rigoletto. In primavera sarà poi la volta di Opera baby per bambini da 0 a 3 anni. Intanto stiamo già lavorando a un duplice progetto per il prossimo anno.

Duplice?

Sì. Proporremo “Cenerentola” di Rossini e per la regia dello spettacolo e stato istituito un bando internazionale. Inoltre è in preparazione un allestimento che verterà su tematiche ambientaliste. Non dimentichiamo poi che, in marzo, saremo in trasferta in Oman con “L’Elisir d’amore”.

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