Premio Campiello
Cocco al terzo posto

La vittoria postuma Ugo Riccarelli. Lo scrittore lariano Giovanni Cocco è arrivato terzo con il suo romanzo “La caduta”. «Sono felice così, tutti i cinque libri finalisti sono belli e soprattutto veri», ha detto il comasco

Per la prima volta nella storia del Premio Campiello ha vinto uno scrittore morto prima della serata finale e ha vinto la forza e fragilità delle donne a cui Ugo Riccarelli, scomparso il 21 luglio scorso, aveva dedicato il suo libro: “L’amore graffia il mondo”(Mondadori).

Il libro di Riccarelli ha stravinto con 102 dei 300 voti della giuria popolare. «Sono orgogliosa di essere qui», ha detto la vedova dello scrittore Roberta Bortone Riccarelli che ieri sera durante la finale al Teatro Fenice di Venezia ha ritirato il premio.

Non ha vinto, il comasco Giovanni Cocco, ma la sua, sottolinea, è stata comunque una vittoria: «Sono felicissimo così, già alla vigilia avevo detto che per me essere in finale al Campiello equivaleva a una vittoria. Il mio libro “La caduta” (Nutrimenti) è piaciuto ed è quello che conta. L’importante è che tutti i cinque libri arrivati alla finale sono libri veri». Trentasei anni, casa sul Lario, Giovanni Cocco è del resto lanciatissimo come scrittore. Ora è in libreria anche con il noir scritto con la moglie Amneris Magella “Ombre sul lago” (Guanda) e l’anno prossimo uscirà un suo nuovo atteso romanzo per Feltrinelli, collana”I Narratori”.

In effetti, “La caduta” si è piazzato a un buon terzo posto tra i cinque libri finalisti. Dopo il primo posto di Ugo Riccarelli (102 voti), la classifica vede al secondo posto Fabio Stassi con 83 voti per “L’ultimo ballo di Charlot” (Sellerio), poi appunto Giovanni Cocco con 47 voti, quarto posto per Beatrice Masini, 36 voti per “Tentativi di botanica degli affetti” (Bompiani”, quinto per Valerio Magrelli, 21 voti per “Geologia di un padre” (Einaudi).

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