Teatro in cava e nelle corti
al Festival della narrazione

Stasera l’apertura della rassegna di Arzo (Mendrisio) con una rivisitazione delle “Metamorfosi” di Ovidio. Un fitto cartellone di spettacoli per adulti e bambini fino a domenica

Compie vent’anni il Festival internazionale di Arzo, nel comune di Mendrisio, in Svizzera. La manifestazione, incentrata sul teatro di narrazione, partirà giovedì e si prolungherà fino al 1 settembre, con un programma intenso e ricco di sorprese, distinto in calendari per adulti, per ragazzi e per tutti.

Come sempre, a fare da scenario alla serie di eventi e rappresentazioni saranno le corti del paese a cui si aggiunge, per il ventennale, un altro “teatro” di valore paesaggistico, ovvero le cave di marmo. In questo scenario, a Broccatello, si terrà, per esempio, l’inaugurazione alle 21.30 di oggi. Il programma prevede lo spettacolo “Metamorfosi. Indistinto racconto”, tratto dal capolavoro di Ovidio. L’allestimento è di e con Gaetano Colella, Enrico Messina e Daria Paoletta. Nei giorni successivi, in diversi orari del giorno (tutte le info sul costo dei biglietti e dell’abbonamento, oltre al programma completo sono sul sito www.festivaldinarrazione.ch), si avvicenderanno molti altri appuntamenti con artisti importanti del teatro di narrazione.

Venerdì, alle 19, alla Corte dell’Aglio, Luigi D’Elia e i Bevano Est presentano, con la regia di Simona Dellomonaco, “Preludi all’amore”, seguito, alle 21.30, nelle cave a Broccatello dalla narrazione al femminile di Marta Cuscunà con “La semplicità ingannata. Satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne”.

Resistenze femminili

Questo particolare spettacolo è la seconda tappa del progetto sulle Resistenze femminili in Italia. È liberamente ispirato alle opere letterarie di Arcangela Tarabotti. Due appuntamenti importanti vedono poi in scena il rapporto tra uomo e montagna. Alle 21.30 del 31 agosto, sempre nello spazio della cava, va in scena “Un altro Everest” di e con Mattia Fabris e Jacopo Bicocchi per una produzione Atir Teatro Ringhiera. Si racconta la storia di due amici, Jim Davidson e Mike Price, che nel ‘92 decidono di scalare il Monte Rainier nello Stato di Washington.

Gli stessi attori saranno impegnati, il 1 settembre, alle 11, alla Cava Allio con un altro spettacolo già rodato sul tema dell’alpinismo, Si intitola “(S)legati”. Lo stesso giorno, alle 14.30, il pubblico li potrà ascoltare nella conferenza (una tra le numerose programmate durante il festival) alla Corte dei Miracoli, “Scalare il limite: racconti tra montagna e vita” con Enrico Camanni. Per ascoltare il racconto di vite notevoli si potrà invece contare sulla compagnia Bam!Bam! Teatro che, il 31 agosto, alle 18.30, mette in scena la pièce “Il taccuino di Simone Weil”, dal romanzo di Guia Risari, con Monica Ceccardi.

Teatro e musica saranno protagonisti in un duplice appuntamento con Elisabetta Salvatori e Matteo Ceramelli a violino e chitarra.

La “Bimba” e Puccini

Il primo è “La bimba che aspetta”, sabato, alle 11 alla Cava Allio ( si ricorda che per arrivare a questa location occorrono 15 minuti di cammino, con scarpe comode) e il secondo è “Piccolo come le stelle. Vita di Giacomo Puccini”, alle 18.30 del 1 settembre, nel Cortile della Contessa.

Sono due spettacoli molto diversi. Il primo racconta il mondo delle cave e la difficile vita di chi vi lavorava. Il secondo svela il senso di inadeguatezza di un genio della musica. Come detto, anche il programma per ragazzi è vasto. Si va dalle fiabe come “Pollicino” a racconti d’avventura come “Zanna bianca”, fino a “Se mi Amy” con Naya Dedemailan che affronta il tema della fragilità. Tra gli eventi, si ricordano anche il calendario di incontri, la proiezione di documentari e vari spettacoli di piazza.

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