Una donna “stellare”
nel debutto di Borghetti

Rinviato lo scorso ottobre a causa della pandemia, va in scena il 13 giugno al Carducci la pièce sull’impresa di Valentina Tereskova

Arriva finalmente il momento del debutto, per “La donna delle stelle”, la pièce teatrale scritta dal giornalista e dj comasco Fabio Borghetti, per la prima volta in veste di drammaturgo, e con la regia dello stesso Borghetti e di Elisa Baio, che sarà sul palco anche come interprete. Dopo la delusione dello scorso ottobre, quando, per il nuovo acuirsi della pandemia, la Prima venne fermata a soli cinque giorni dalla data tanto attesa, finalmente, domenica, alle 15.30, sarà il gran giorno. Lo spettacolo va in scena infatti nell’ambito del Bellezze Interiori Festival, nella Sala Musa dell’Associazione Carducci, in via Cavallotti 7. Info e prevendita dei biglietti sul sito www.bellezzeinteriori.it.

Ne parliamo con Elisa Baio, attrice (oltre che ingegnere elettronico), che si calerà nei panni dell’astronauta russa Valentina Tereskova. «Finalmente si va in scena – afferma Baio – è una vera gioia e una grande emozioni, anche perché, per caso, il nostro debutto coincide quasi con la grande impresa di Tereskova che, il 16 giugno del 1963, prima donna della storia, andò in orbita intorno alla Terra, stabilendo un primato importantissimo. È una singolare coincidenza che ci dà una carica in più». Quello che vedremo sul palco del Carducci è un monologo che però ha una struttura molto movimentata. «Sì – spiega l’interprete – abbiamo parti a leggio, per un racconto quasi cronachistico della vita e delle azioni di questa grande donna, che seppe raggiungere straordinari traguardi. E poi, il pubblico potrà seguire un momento più statico, durante il decollo della navicella “Vostok 6”, per avere ancora momenti dinamici nel prosieguo. Insomma, abbiamo costruito un percorso ricco di sfumature per raccontare a tutto tondo questa personalità». Il pubblico non deve però temere uno spettacolo fatto di tecnicismi per addetti ai lavori. «No – assicura l’attrice – il nostro obiettivo è quello di trasmettere la grande umanità di questa donna che è stata spinta da motivazioni lontane dall’arrivismo personale, ma legate al desiderio di raggiungere, come donna, obiettivi mai nemmeno immaginati prima, come una conquista per tutti». Bisogna infatti ricordare che questa impresa si compì nel lontano 1963, quando per le donne la strada dell’emancipazione e della parità non era quasi neppure cominciata. «Certo - conclude Baio – e poter essere una protagonista di uno spettacolo che racconta la storia di Valentina Tereskova mi riempie di orgoglio, anche perché, ancora di recente, sono state portate all’attenzione del pubblico incredibili polemiche sul fatto che le donne non siano portate alla scienza. Anche oggi, l’esempio di questa “signora delle stelle” risulta importantissimo per tutte le ragazze di oggi e non solo». Lo spettacolo, dalle scenografie minimali ma evocative, si avvarrà anche di momenti musicali e di canto, per riportarci ancora di più nelle atmosfere dei tempi in cui la vicenda è ambientata.

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