Viaggio nel buio dell’anima
Libro tra dolore e speranza

Si presenta domani, sabato 11 febbraio, all’Officina della Musica, la nuova opera della scrittrice e docente comasca, sul delicato tema della depressione

Il viaggio invita a cambiare prospettiva, stimola gli incontri, aiuta ad accogliere la novità. È una sfida, che, al rientro, si veste di felicità e ricchezza. Quando, invece, si accetta di iniziare un cammino dentro sé stessi il percorso appare più tortuoso e complicato. Aumenta la paura dell’ignoto e dell’imprevisto, la fatica di guardare in faccia alla realtà. C’è il dubbio sulla possibilità di riuscire a risalire dalla tristezza paralizzante verso un nuovo equilibrio di sé.

Ne “La relazione azzurra” (140 pagine, 15 euro, Elpo Edizioni) Ilaria Bodero Maccabeo raccoglie pensieri che si intrecciano tra due viaggi. Uno concreto. Scrive l’autrice, «da Losanna a Calais: Francigena del Nord. E poi lungo la bellezza della costa atlantica, fino a Le Havre. Per rituffarmi quindi nell’entroterra, divorando chilometri e regioni, fino a Lione. A piedi, come al solito. Un sacco sulle spalle e un cane a macchie al fianco». L’altro, un viaggio interiore, più profondo e buio, schiacciato dalla mancanza di energia, appesantito da pensieri neri: «Il difficile percorso di risalita dal buio alla luce. Dalla disperazione alla speranza. Parlo qui di depressione. E di come se ne esce: con la relazione. Quella con Dio e quella e con gli altri. Meglio se psicoterapeutica».

Insegnante, scrittrice e infaticabile camminatrice, Ilaria Bodero Maccabeo presenterà il suo ultimo libro, scritto già nel 2020, ma pubblicato solo qualche settimana fa, domani, sabato 11 febbraio alle 16.30 all’Officina della Musica di via Giulini 14 a Como, in dialogo con la giornalista Vera Fisogni. Un “evento emotivo”, come ama definirlo lei, che riunisce in sé presentazione, lettura, musica. Dopo “Raggi di sole”, “Mi camino desnuda”, “Le Alpi della Luna”, “Da mare a mare”, “Compartir”, “Jamme”, “Tandem”, “In punta di piedi a Gerusalemme”, “Il cammino celeste di Bubu”, “Lago Mare”, “Ci sta un botto prof”, “L’Ile de la lune”, “Nuvole in viaggio”, la scrittrice comasca presenta il suo quattordicesimo lavoro, in cui apre il cuore e affianca al lavoro fisico lo sforzo di superare il male di vivere.

Un invito aperto a tutti, una mano tesa per guarire. «Il viaggio è un contenitore dove non può veramente accaderci nulla. «L’avventura più rischiosa, difficile e seducente, si svolge in casa. È in casa che ci si gioca la vita, la capacità o incapacità di amare e di costruire, di avere e dare felicità…». S. Del.

© Riproduzione riservata

© RIPRODUZIONE RISERVATA