Bangu all’Ardor, dopo le giovanili da vip

Dilettanti Fino a 11 anni nell’Atalanta, in seguito alla Fiorentina, arrivando fino alla Primavera, giocando insieme a Bernardeschi, Chiesa, Gondo e Venuti

Mariano Comense, Bergamo, Firenze, Reggio Calabria e Lazzate. Per tutti sembrerebbero delle località lontane e insignificanti fra loro, ma non per Andy Bangu, centrocampista classe ’97 di Mariano che, dopo diverse esperienze in categorie professionistiche, ha deciso di rilanciarsi nella “sua” Brianza, più precisamente nel girone A di Eccellenza con la maglia dell’Ardor Lazzate.

«Quest’estate mi ero allenato con il Borgosesia in D – esordisce Bangu -, ma non si è concretizzato nulla, poi a settembre è nata l’opportunità dell’Ardor. È la mia prima esperienza in questa categoria, ma non mi interessa il livello del campionato, sono qui perché ho trovato una società seria e composta da persone perbene».

Facendo un balzo all’indietro, la parabola di Andy parte dal settore giovanile dell’Atalanta e si sposta quasi subito a Firenze, quella che per quasi un decennio è stata la sua casa: «Fino a 11 anni ho militato nell’Atalanta, in seguito sono passato alla Fiorentina, dove ho completato tutta la trafila del settore giovanile, arrivando fino alla Primavera, giocando insieme a Bernardeschi, Chiesa, Gondo e Venuti».

In Toscana, Bangu, oltre ad allenarsi e a giocare a calcio, grazie a un progetto portato avanti dalla Fiorentina e da Mtv, ha avuto modo di entrare nelle case di milioni di italiani con il documentario “Calciatori – Giovani Speranze” che seguiva la vita dei ragazzi del settore giovanile viola: «Tornando indietro non rifarei questa esperienza, penso che in questo fummo troppo esposti mediaticamente e soprattutto, anche nel settore calcistico, in seguito spesso siamo stati visti più come dei ragazzi della tv che come calciatori».

Dopo Firenze, arriva il calcio dei grandi e Bangu si affaccia, prima, in C con la Reggina, poi, con Vicenza, Matera e Gubbio: «In Calabria giocai tanto e al primo anno segnai anche 7 gol. L’esperienza di Gubbio, invece, mi ha segnato molto, lì fui messo fuori rosa dopo l’esonero del mister senza un apparente motivo, ho vissuto davvero male quei mesi».

Adesso il centrocampista di Mariano Comense è motivato per questa nuova avventura con la maglia dell’Ardor Lazzate: «Sono contento, ho voglia di rimettermi in gioco, sono qui per giocare e avere continuità dopo alcuni anni travagliati. Ho trovato una squadra pronta, mister Ivan Stincone è veramente preparato e ci allena alla grande, in più abbiamo delle strutture veramente all’avanguardia».

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