Dal calcio alle maratone: Pistone sogna New York

Personaggio «Qualche chiamata l’ho ricevuta, ma per rimanere in salute durante l’emergenza Covid ho iniziato a corricchiare»

L’obbiettivo per molti allenatori è quello di raggiungere i fantomatici 40 punti, che significano salvezza; per un runner la missione più prestigiosa si sposta un po’ più avanti, sui 42,195km che compongono una maratona, la regina e più emozionate gara per un corridore. Il passo dalla panchina all’asfalto non ha però spaventato Enrico Pistone, decano degli allenatori dilettantistici comaschi, che abbandonato fischietto e schemi, da due anni si cimenta nella corsa.

«Mi sono un attimo disinnamorato dal calcio, rimanendo sempre nelle stesse categorie si rischia di stancarsi – esordisce Pistone -. Qualche chiamata l’ho ricevuta, ma io fermo non so stare così un po’ per rimanere in salute e un po’ per divertimento durante l’emergenza Covid ho iniziato a corricchiare».

Uno, dieci, venti chilometri, Enrico ci ha pian piano preso gusto e dopo alcune gare è quasi pronto per il grande appuntamento con l’esordio nella maratona: «Da un anno sono tesserato per la società di atletica Aries Como, un gruppo veramente valido e composto da persone speciali. Dopo aver terminato cinque mezze maratone sono pronto per cimentarmi nei fatidici 42km, a Milano, il 2 aprile».

Un obbiettivo importante per ogni runner, ancor di più per chi fino a poco tempo fa, faceva correre i suoi giocatori su un campo da cacio: «Quando facevo le mezze maratone la mia prima idea era quella di finirle e ci sono riuscito. Ora punto a terminare anche la maratona – racconta il classe ’62 -. Sono un amatore e spero di arrivare al traguardo in 4 ore e 30’, sarebbe bello e mi sto allenando per quello».

Infine, un ultimo sogno del Pistone runner? «Non dovrei dirlo, ma sto lavorando per riuscire ad entrare nella Maratona di New York del 2024, speriamo di avere i tempi per poterci andare».

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