Pallone d’oro Lariano a Chino dell’Occa

Premiazioni Si ispira a Recoba il nuovo Pallone d’Oro Lariano: l’ha visto però da piccolo, piccolissimo e se lo è tatuato su una gamba

Si ispira a Recoba il nuovo Pallone d’Oro Lariano: l’ha visto però da piccolo, piccolissimo… Ma è nei racconti del padre, interista. Marco Dell’Occa, trascinatore della Pro Azzurra Mozzate in Prima categoria con 17 reti, è il nuovo “re” del calcio comasco. Comasco di Bregnano, ma a Como prima d’ora non aveva mai giocato, sempre impegnato con squadre ai margini della provincia.

La sua premiazione è avvenuta ieri sera ai giardini a lago, nell’ambito del Como Always Hop - il festival del food and beverage di Como – è stata la punta dei premi dell’anno del calcio dilettantistico comasco. Un rito – meglio dire un happening, considerata la leggerezza della serata – organizzato da Lariosport, che si perpetua da quindici anni. Sta per arrivare alla maggiore età anche l’almanacco “Il Lariosportivo”, che a corredo delle premiazioni, è stato presentato anche questa volta. In prima pagina i grandi protagonisti del calcio locale, ma non poteva mancare uno sguardo al calcio di punta, ossia le foto di Cerri, Cutrone e Fabregas. Sall’interno, una miriade di approfiondimenti, statistiche, fotografie su tutti gli sport – con ampissima priorità data al calcio, dal Como alla Terza categoria – e con flash sulle altre squadre di punta: Pallacanestro Cantù, Como Nuoto, Pool Libertas Cantù, Tecnoteam Albese e Hockey Como.

Non c’era Cutrone, inteso come Patrick (è in viaggio di nozze, torna lunedì), ma tra i premiatori c’era comunque un… Cutrone, il fratello Christopher, che ha consegnato – in un passaggio di consegne – il premio al miglior portiere Diego Drago. Ma c’era anche un bomber del passato – non troppo lontano – come Gianluca Salvoldi. Figlio del mitico Beppe, pure lui attaccante, ha giocato davvero a calcio. Affrontando varie volte il Como e giocando anche in piazze importante come Napoli e Reggina. Ora è un mister lanciato: ha vinto il campionato Primavera 3 con il Renate. E ha premiato il collega del Castello, vincitore del Seminatore d’Oro, il mister che meglio ha lavorato con i giovani.

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