No all’hotel da Vinci che rivuole le auto
«Nessun passo indietro, devono pagare»

Il vicesindaco Erica Rivolta respinge la richiesta fatta in consiglio comunale

«Nessun passo indietro, abbiamo l’obbligo di recuperare i crediti nell’interesse dell’ente». Dopo giorni di silenzio, il vicesindaco Erica Rivolta interviene con parole forti e chiare sul caso dell’hotel Leonardo da Vinci: i titolari dell’albergo devono al Comune tasse arretrate e hanno fatto ricorso contro il fermo amministrativo disposto dall’ente comunale su tre auto. Venerdì sera il consigliere comunale Claudio Ghislanzoni aveva lanciato un appello: «Fate un passo indietro, state mettendo in seria difficoltà un imprenditore del settore turistico».

Il Comune di Erba vanta da anni un credito (che secondo alcune stime si avvicinerebbe al mezzo milione di euro) nei confronti dell’hotel per cartelle Imu e altre tasse e imposte non pagate. Palazzo Majnoni ha disposto il fermo amministrativo su tre veicoli, una misura contro la quale i proprietari dell’albergo sono ricorsi in giudizio: in attesa della sentenza, il consigliere Ghislanzoni - capogruppo di Fratelli d’Italia - ha lanciato un durissimo attacco all’amministrazione.

«Chi vuole un passo indietro dovrebbe ben sapere che la mancata riscossione delle entrate costituisce un danno erariale oltre che un inaccettabile doppio pesismo nei confronti di chi, invece e a anche a fatica, i tributi li paga» dice la Rivolta chiudendo il discorso.

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