Veronica regina di Erba
«Una grande impresa»

Il sindaco per 34 voti: «Claudio gran signore, lo consulterò»

La stoccata: «Il Pd ha perso due volte, al primo turno e al ballottaggio»

Trentaquattro voti in più. Tanto è bastato a Veronica Airoldi per diventare il primo cittadino di Erba dopo un ballottaggio al cardiopalma contro Claudio Ghislanzoni: 3.150 voti per lei (50,27 per cento), 3.116 voti per lui (49,73 per cento). «Sono ancora incredula, è una sensazione strana» racconta la candidata, che verrà proclamata sindaco questa mattina in municipio: «Ci dividono pochissimi voti, ma abbiamo fatto un’impresa: avevamo tutti contro. Nei prossimi giorni inizieremo a lavorare per costruire la squadra; nessuna fretta, voglio fare le cose per bene».

Il primo giorno da sindaco eletto è sempre il più strano, perché arriva dopo una notte di forti emozioni ed è come entrare in una bolla fatta di complimenti, telefonate, messaggi. Andiamo con ordine: Airoldi ha seguito lo spoglio delle schede nella sede del comitato elettorale di via Volta; la gioia è esplosa dopo la mezzanotte poi tutti si sono spostati in municipio.

Lì è arrivato a sorpresa anche lo sfidante per congratularsi di persona. «Prima Claudio mi ha telefonato, poi è venuto direttamente in municipio. È stato un vero signore, ha lanciato un appello all’unità ed è stato applaudito a lungo da tutti i miei»

Veronica non risparmia una stoccata al Pd, che a livello provinciale si è schierato ufficialmente contro di lei: «Sono riusciti a perdere due volte, al primo turno e al ballottaggio».

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