«Adotta una pianta»
Così Villa Carlotta
chiama a raccolta

Tremezzina: l’iniziativa (social) dello storico giardino che non ha ancora potuto aprire alle migliaia di visitatori «Una donazione per consentire la cura di questo tesoro»

Villa Carlotta riparte dal suo “polmone verde”, lo splendido parco botanico da 8 ettari che si estende su Tremezzo (per gran parte) e su Griante. E lo fa con un’iniziativa unica, annunciata in anteprima a “La Provincia” e dal titolo particolarmente accattivante: “Adotta una pianta, salva la Bellezza”.

«Villa Carlotta è un bene dello Stato, gestito con la diligenza e l’amore del buon padre di famiglia da (quasi) 100 anni a questa parte. Siamo sopravvissuti al Secondo conflitto mondiale. Ci rialzeremo anche dopo questa pandemia, con cui almeno per un po’ bisognerà convivere», sottolinea Giuseppe Elias, vicepresidente dell’ente Villa Carlotta e figlio di Giacomo Elias, per 24 anni presidente e “anima” della dimora di Tremezzo, che - è bene ricordarlo - ha chiuso il 2019 con 233691 visitatori.

«Da quasi un secolo i tesori del museo e del parco possono essere conservati con tutti i crismi unicamente grazie alla vendita dei biglietti al pubblico - sottolinea Giuseppe Elias -. Ecco perché si è pensato di chiamare a raccolta tutti gli amici e sostenitori con un’iniziativa che ha quale nobile obiettivo supportare questa meraviglia del Belpaese».

E così grazie ai collaboratori interni ed all’occhio attento di un esperto fito-patologo, Andrea Tandardini, sono state classificate quasi 300 piante del parco. Ad ognuna è stato attribuito un valore simbolico e sono così divenute “adottabili”. Si va dall’imponente glicine secolare alle magnolie, dai cedri e rododendri alle sequoie, con le “chicche” rappresentate dal bersò con le azalee vista lago e l’aiuola topiaria della fontana davanti al cancello principale.

Donare ed adottare una pianta di Villa Carlotta è anche un’operazione molto semplice da eseguire. Dalla mezzanotte di ieri, basta andare sul sito della villa (www.villacarlotta.it) e andare sulla pagina dedicata al progetto a cui si viene indirizzati direttamente dall’homepage. Per un anno (dal momento della donazione) l’albero o la pianta e il donatore saranno legati a doppio filo. Di fatto il donatore si prenderà virtualmente cura della pianta o dell’albero e in cambio gli verranno riconosciuti alcuni benefit, in proporzione alla “mano tesa” verso Villa Carlotta tramite la donazione. (Marco Palumbo)

© RIPRODUZIONE RISERVATA