Cavalla impazzita per i botti: abbattuta
Sotto accusa la festa per la Nazionale

San Fedele Intelvi: fatale per Freedom Ek la zampa fratturata

Nella notte azzurra del campionato europeo, in Valle d’Intelvi c’è chi non ha potuto gioire della festa. Edy Caprani, noto allevatore di cavalli da corsa di San Fedele, proprio a causa degli eccessi del post partita, ha perso una cavalla . Lo scoppio dei numerosi petardi ha spaventato i trotter che si trovano nel recinto dell’azienda in località Scontra, la parte alta di San Fedele che porta verso Casasco. La cavalla, terrorizzata, nel cercare una via di fuga è caduta e si è spezzata una zampa. Vani i tentativi di salvarla. È stata soppressa dopo una decisione sofferta ma inevitabile.«Ero in centro a San Fedele. Quando insieme allo sventolio delle bandiere, al carosello delle auto, ai colpi di clacson e alle trombette, hanno cominciato a sparare petardi e bombe carta. Ho pensato subito ai miei cavalli». «Quando sono arrivato nella proprietà gli animali erano come impazziti . Uno di loro era a terra con a fianco il puledrino di un mese. Gli ho prestato soccorso. Al mattino il veterinario ha rilevato che la zampa era fratturata e non si poteva fare altro che sopprimere la cavalla». «Freedom Ek aveva 15 anni, ed era una cavalla di valore. Non posso quantificare quanto, perchè non è mai stata messa sul mercato. Ma il valore affettivo era immenso. Dal punto di vista sportivo, poi, basti dire che ha dato alla luce campioni come Cher Ek che di recente ha vinto il premio Italia di Bologna, Aramis EK che si è aggiudicato il gran premio Mediterraneo di Siracusa e San Paolo di Montegiorgio, Zelante Ek che ha vinto il gran premio Anact di Treviso. «Oggi per me è una brutta giornata. Ero molto legato alla fattrice». Sull’episodio è intervenuto anche Giovanni Ranzenigo, il veterinario che ha tentato di salvare Freedom. «È giusto festeggiare una vittoria sportiva - ha scritto sul suo profilo social il veterinario- soprattutto quando interessa una squadra che rappresenta una nazione intera, soprattutto quando la stessa nazione sta affrontando un periodo di difficoltà e la vittoria sollevi il morale di ognuno e lo sproni ad affrontare con maggiore resilienza le difficoltà quotidiane che ricordo sono uguali a quelle dei giorni precedenti l’evento sportivo, non è cambiato nulla nella vita quotidiana». «Mi piacerebbe che lo sguardo di questa cavalla arrivasse a chiunque abbia sparato anche un solo petardo: è uno sguardo di dolore per l’arto fratturato nel tentativo di scappare, è uno sguardo di terrore che cerca nel vuoto cosa l’abbia così spaventata, è uno sguardo di preoccupazione perché sa di non potersi più prendere cura del suo puledro nato da pochi mesi. È più grave l’antisportività della nazionale che ha perso (del cui comportamento a me non interessa nulla) o la mancanza di attenzioni verso i più indifesi a casa nostra? Ai posteri l’ardua sentenza» chiosa il veterinario. Del fatto verrà presentato un esposto contro ignoti.

(Francesco Aita)

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