«Vaccino per i bimbi utilissimo e sicuro»
Under 12, prenotazioni aperte

Il primario di Pediatria al Sant’Anna - Possibili strascichi post-Covid anche per gli asintomatici - E le miocarditi post iniezione? «Oggettivamente rare»

«Sebbene l’impatto del Covid nei bambini non sia pesante come per gli adulti, ci sono forti ragioni per vaccinarli. La prima? Proteggerli». Il dottor Angelo Selicorni , primario di Pediatria al Sant’Anna rinnova l’invito a far vaccinare i più piccoli. E lo fa basandosi sulla scienza.

Una scienza che, a distanza di oltre un anno e mezzo dall’esplosione della pandemia, ha dimostrato che «è vero che la maggioranza dei bambini sviluppa una infezione da Covid in modo asintomatico o scarsamente sintomatico, ma questo non vuol dire che non faccia male». Il primario ha infatti puntato l’attenzione sulla malattia multi-infiammatoria sistemica che si presenta dopo l’infezione anche asintomatica: «L’impatto è dieci volte più frequente rispetto a eventuali miocarditi post-vaccino e comporta il ricovero molto spesso in terapia intensiva». Le miocarditi post vaccino sono «oggettivamente rare: 5 su centomila vaccinati, tendono ad auto risolversi o necessitano di una semplice terapia antinfiammatoria, senza lasciare strascichi».

Lo specialista esorta i genitori che hanno dei dubbi a confrontarsi con il pediatra e, nel caso di bimbi con patologie croniche, anche con lo specialista di riferimento. «Anche a livello di letteratura scientifica - rimarca - la vaccinazione pediatrica è consigliata in modo particolare ai pazienti fragili», quindi anche i bambini con specifiche patologie «salvo casi particolari e specifici». «Noi seguiamo molti pazienti con sindromi genetiche, e per loro c’è una forte indicazione alla vaccinazione - precisa - Chi ha qualche problema medico in più, è più a rischio di sviluppare il Covid in forme maggiormente impegnative».

Il primario punta poi l’attenzione sul fatto che, se i dati del trial (che ha portato all’ok alla somministrazione anche in Italia) sono limitati a 1.500 casi per l’età 5-11 anni, non si può ignorare che oggi «abbiamo a disposizione anche i dati di farmaco vigilanza del database americano, negli Usa hanno infatti già somministrato oltre 3 milioni di dosi di vaccino a bambini di questa fascia d’età e i dati confermano quanto emerso dal trial: il vaccino per i bambini è sicuro ed efficace. Non sono cioè emerse complicanze nuove, non segnalate nella fase sperimentale».

I più piccoli riceveranno due dosi (un terzo di quella per gli adulti) di Pfizer, a distanza di 21 giorni. Dopo l’iniezione non si esclude che si presentino gli effetti collaterali già visti per gli adulti: «Dolore nella zona dell’iniezione, gonfiore, arrossamento - elenca Selicorni - o una sintomatologia febbrile, spossatezza, mal di testa, dolori muscolari e nausea nelle prime 24-36 ore, si tratta in ogni caso di sintomi modesti e transitori». La miocardite? Come ha rimarcato ancora il pediatra, è rara e transitoria. Può verificarsi soprattutto nei maschi, adolescenti o giovani adulti. I sintomi che meritano approfondimento sono «dolore al torace retrosternale, palpitazioni, associati, in casi ancora più rari, a difficoltà respiratoria».

«Rinnovo l’invito alla vaccinazione - conclude - e per chi avesse perplessità o domande specifiche, invito caldamente a confrontarsi con i pediatri di famiglia e gli specialisti di riferimento. Solo un confronto franco e aperto permetterà a tutti di fare le scelte più corrette».

Da oggi sul portale dedicato della Regione (prenotazionevaccinocovid.regione.lombardia.it) si può prenotare la prima dose per i bambini. Per le somministrazioni nel Comasco, sono stati individuati tre sedi, con pediatri e personale formato ad hoc: l’edificio 53 nell’area dell’ex Sant’Anna di via Napoleona, l’ospedale di Menaggio (con tre sedute alla settimana), l’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù. Si ricorda che se i bimbi sono stati sottoposti a vaccino antinfluenzale o esavalente è bene verificare che siano passati almeno 15 giorni prima di prenotare (in ogni caso è consigliato di portare con sé il certificato vaccinale).

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