Accoltellato in piazza
«Così abbiamo salvato il ferito»

I carabinieri portano in carcere un uomo di Guanzate. L’accusa: tentato omicidio. L’infermiera che ha soccorso per prima l’aggredito: «Tantissime persone sono corse ad aiutarlo»

I carabinieri hanno fermato l’uomo sospettato di essere il responsabile dell’accoltellamento di sabato in centro a Guanzate. Si tratta un di residente in paese dell’età di 43 anni, già noto per essere finito davanti a un giudice anni fa per le botte subite da un ragazzo e per le minacce (con tanto di coltello) al fratello di quest’ultimo.

Il fermo è scattato nella serata di sabato, dopo un pomeriggio intero di caccia all’uomo. Sullo sfondo dell’accoltellamento un diverbio per questioni sentimentali: pare che tutto sia nato da una lite per una donna. Lite sfociata con l’aggressione a un uomo di 33 anni tuttora ricoverato al Sant’Anna dopo aver rischiato di morire dissanguato in seguito al fendente che lo ha colpito al braccio, non fosse stato per l’intervento di un’infermiera che ha bloccato l’emorragia.

«È stato salvato non solo da me, ma dalla piazza che è accorsa in suo aiuto», racconta il giorno dopo l’infermiera che abita in piazza Partigiani, in un cortile a pochi metri da dove l’aggredito, sabato poco prima delle 13, si è accasciato al suolo con quel profondo taglio al braccio.

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