Como: ancora detriti
Il lungolago resta chiuso

Mezzi ancora al lavoro, l’obiettivo è riaprire al transito entro questa sera almeno una corsia. In piazza Cavour presenti ieri numerosi volontari. Continua anche l’intervento di pulizia del primo bacino

L’obiettivo è riuscire a riaprire entro stasera almeno una corsia del lungolago.

Mentre il livello continua a scendere, procede il lavoro di smaltimento dei detriti dalle corsie, arrivati vicino a piazza Cavour con l’esondazione del lago.

Con pale, scope, rastrelli, ragni e chiatte si sta procedendo a togliere dall’acqua i tronchi, i rami e le piante portate nel primo bacino dalle piene dei giorni passati.

«Lago permettendo, l’obiettivo è riuscire a riaprire totalmente il lungolago entro sera - dice l’assessore alla Protezione civile Elena Negretti – o almeno parzialmente, così da avere uno “sfogo” per la viabilità. Al momento, l’unica corsia sgombra è quella dei bus».

Lo scenario

Messi in campo dal Comune e dall’Autorità di bacino, i mezzi stanno smaltendo migliaia di tonnellate di materiale: una stima poneva a quota 3mila il grosso dei detriti da eliminare. Si è arrivati a quota 2500: manca quindi un piccolo passo per riuscire a mettersi l’emergenza alle spalle: il lago non sarà completamente pulito, ma il grosso sarà stato fatto. A questo proposito, il sindaco Mario Landriscina ha firmato un’ordinanza che individua i punti di raccolta dei detriti, in caso di necessità, «nelle aree comunali di via Stazzi e via Somigliana, nella zona antistante l’hangar in Piazzale Somaini e nelle aree lacuali prospicienti i moli di Sant’Agostino e Tavernola, nonché, in subordine, qualora il materiale da stoccare eccedesse le disponibilità di spazio sopra individuate, nella piazza d’Armi a Muggiò».

Tutti al lavoro

È cominciato, intanto, l’impegno dei volontari anche in piazza Cavour: «Stanno facendo un grande lavoro –continua Negretti – potrebbero essere in vacanza o altrove, e invece sono qui a dare una mano, mettendosi a disposizione. Amano Como e sono davvero preziosi: peraltro, c’è anche chi viene da fuori città». I pescatori Alpha si sono prodigati a pulire la diga foranea. Per quanto riguarda il lago, se le precipitazioni di ieri non hanno invertito il trend, l’acqua dovrebbe abbandonare l’asfalto per tornare dov’è sempre stata.

Nel tardo pomeriggio, il lago superava di poco quota 125 centimetri (ricordiamo che il riferimento è lo zero idrometrico delle dighe di Malgrate), cioè appena 5 centimetri oltre la soglia ufficiale (che in realtà, causa subsidenza, si è leggermente abbassata negli ultimi anni) oltre la quale assistiamo all’esondazione sulla corsia della strada.

Peraltro il fatto che il lago sia uscito, ma non abbia raggiunto livelli clamorosi, ha consentito ai mezzi impegnati nella pulizia delle acque di continuare a lavorare senza sosta. A. Qua.

© RIPRODUZIONE RISERVATA