Giunta, a volte ritornano
Per i lavori pubblici
il nome è Gervasoni

Como: già in Comune con Botta, ora lo indicano i forzisti. Dubbi sulla donna, alla fine potrebbe restare Gentilini. Intanto in consiglio la Lega pesa meno di Fratelli d’Italia

A volte ritornano. E questa potrebbe essere davvero la storia di Pierangelo Gervasoni, figura di grande esperienza politica avendo alle spalle il ruolo di assessore al Patrimonio nella seconda giunta di Alberto Botta. Poi era tornato in consiglio comunale nel 2008 come primo dei non eletti dell’Udc, ma si era seduto nel gruppo misto per poi passare al Pdl. Partito con cui si era candidato nel 2012 (sostenendo Laura Bordoli) ma non era stato eletto. Suo figlio Davide si era invece candidato nel 2017 nella lista civica “Insieme” di Mario Landriscina, ma era poi passato a Forza Italia.

In pole position

E a ieri sera il nome di Pierangelo Gervasoni era in pole position come futuro assessore ai Lavori pubblici in sostituzione di Vincenzo Bella. Raggiunto ieri al telefono è stato molto vago, come però richiede la politica in queste fasi. «Al momento Forza Italia non mi ha chiesto nulla - si è limitato a dire - ma se dovesse accadere farò una riflessione con il gruppo e con il partito e poi deciderò». Tutti i rumors, come detto, lo indicano come il nome su cui i forzisti intendono puntare salvo ribaltoni. E il rientro degli azzurri potrebbe essere questione di qualche giorno. Una cosa veloce, comunque.

Da risolvere resta comunque anche il nodo del dirigente dei Lavori pubblici, visto che Andrea Pozzi ha già annunciato che dopo l’estate si trasferirà in un altro comune. E c’è poi il secondo nome, quello della donna, che potrebbe entrate in giunta sempre per Forza Italia. Negli ultimi giorni era circolato con insistenza quello di Roberta Di Febo, data però ora al ribasso a causa di veti interni al gruppo, ma anche di una sua indisponibilità a ricoprire il ruolo. Da quanto trapela, tra l’altro, il sindaco Mario Landriscina vorrebbe mantenere in giunta l’attuale assessore a Cultura e Turismo Carola Gentilini, senza tessere di partito, ma comunque vicina agli azzurri. Il suo nome continua ad essere dato in uscita, ma se Forza Italia non dovesse portare candidature convincenti e in tempi rapidi non si può escludere la permanenza della stessa Gentilini in giunta.

Le forze in aula

Intanto ci sono scossoni anche in consiglio comunale. La Lega con la cacciata di Pierangela Torresani (si è spostata nel gruppo misto) è andata a perdere un consigliere e ora “pesa” di fatto meno di Fratelli d’Italia.

Oggi Fratelli d’Italia ha sei consiglieri comunali (erano due al momento dell’elezione, tre anni fa) grazie a quattro “acquisti” mentre la Lega scende da sei consiglieri a cinque pur essendo stata il partito di maggioranza relativa al momento delle elezioni. Forza Italia è a pari della Lega, con cinque consiglieri (ne ha persi due, ma ne ha poi acquisito uno) mentre la civica Insieme ha tre consiglieri (cinque quelli di partenza). E in più c’è Torresani nel gruppo misto che ha già detto che voterà «secondo coscienza».n 
G. Ron

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