Non abita a Carate
e abbandona i rifiuti
Multa da mille euro

I video incastrano chi non rispetta le regole.Tre sanzioni in un colpo solo a una donna di Laglio. Riprese dalle telecamere anche auto con targa svizzera

Trenta multe nel 2019 per un totale di circa 5.000 mila euro e una partenza di 2020 non certo delle migliori, con una sanzione di mille euro ad una sola utente, senza contare le altre in arrivo.

Continuano a non essere rispettate le regole dettate dal Comune di Carate Urio nel punto di raccolta rifiuti lungo la strada Santa Marta, spesso immortalato invaso dai rifiuti ingombranti.

Si tratta per lo più di cartoni, che però non andrebbero depositati quando il contenitore è pieno: molti invece, anche non residenti, li abbandonano lì, creando una sorta di discarica.

La situazione

«Conosciamo la situazione – spiega il vicesindaco di Carate Urio Daniele Maggi – quella non è una discarica, ma un punto di differimento, non bisogna abbandonare lì i rifiuti».

«Noi cerchiamo di tenere pulito passando a recuperarli e diamo le sanzioni a chi non rispetta le regole - aggiunge - . Oltre a cartoni molto ingombranti, c’è anche chi mette la carta nei sacchetti di plastica e quindi la ditta che passa non raccoglie. Abbiamo già dato diverse multe e non solo a cittadini residenti a Carate Urio».

Già, perché l’area è sorvegliata dalle telecamere e quindi è semplice rintracciare, attraverso la targa dell’auto (quasi tutti si fermano proprio davanti al punto di raccolta per scaricare, finendo dunque nel mirino dell’occhio elettronico) l’autore del gesto.

Si tratta non solo di caratesi, ma anche di cittadini dei paesi limitrofi, ditte che eseguono traslochi e lasciano lì cartoni, ma anche svizzeri. La multa può arrivare fino ad un massimo di duemila euro e una cittadina di Laglio, qualche giorno fa, è arrivata a circa mille sommando tre sanzioni: una perché aveva conferito nel giorno sbagliato, una perché aveva abbandonato i rifiuti fuori dagli spazi e una perché non era residente a Carate Urio.

La sorveglianza

Una leggerezza che le è costata cara. «Noi continuiamo a dirlo, ma purtroppo accade spesso – prosegue Maggi – la piazzola deve essere un’agevolazione, soprattutto per le persone anziane. La discarica di Cernobbio, con cui siamo convenzionati, è sempre aperta, basterebbe poco».

«Noi, poi, abbiamo i bar code sui sacchetti - spiega ancora - ma non tutti sono ancora passati a ritirarli, però sono obbligatori. A chi non lo farà o è moroso con il pagamento della tassa, sospenderemo la tessera per la discarica».

Una situazione che prosegue già da qualche tempo: qualcuno, nella bella stagione aveva anche puntato il dito contro le case vacanza, accusando i turisti di abbandonare lì i rifiuti. Situazione ben diversa in inverno, come testimoniano le telecamere.

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