Piscine e lidi, Villa Olmo riparte subito
Casate aspetta giugno, Villa Geno chiuso

Dal 20 maggio tuffi e tintarella in via per Cernobbio con tutte le misure anti Covid - Di fronte, invece, nessuna ipotesi. Non è ancora stato firmato il contratto tra il Comune e i privati

Como

Il decreto del Governo stabilisce che dal 15 maggio si potranno aprire stabilimenti balneari e piscine all’aperto. E sul Lario?

Ad aprire, una manciata di giorni dopo, sarà solo il lido di Villa Olmo (dalle 9 alle 19 tutti i giorni) che, sulla sua pagina Facebook ha annunciato la ripartenza per giovedì 20 maggio. Previste le prenotazioni on line e il rispetto di tutti i protocolli su distanze, accesso alla spiaggia e alla piscina (dalle 9 alle 18). Già operativo dall’inizio di maggio, invece, il bar tutti i giorni dalle 9 alle 21.

A Casate, l’impianto del Comune con la vasca esterna e l’area solarium e giochi aprirà, ma non subito. Il direttore della Como Servizi Urbani, la società che ha in gestione l’impianto, fa presente che «verranno seguiti i tempi soliti e, quindi l’inizio di giugno». Se l’apertura sarà il primo o il secondo fine settimana verrà deciso in base al meteo.

Situazione molto diversa, invece, a Villa Geno. Per ora non ci sono date certe sulla riapertura del lido. Si sa soltanto che i tempi burocratici per arrivare alla sottoscrizione del contratto con la società che si era aggiudicata la gara, Vite srl, stanno andando per le lunghe. Il nome del vincitore era stato decretato a inizio febbraio e la società arrivata prima aveva ottenuto il punteggio complessivo di 98,50 (70 per l’offerta tecnica, 28,5 per l’offerta economica). Prevista la concessione di 20 anni con un canone di 110.000 euro annuali. Tra le clausole del bando anche l’impegno all’apertura per la stagione estiva, ma è evidente che senza la sottoscrizione del contratto non si possono nemmeno avviare i lavori di ristrutturazione.

Questo per dire che la struttura, al momento, rimarrà chiusa anche se non è escluso che possa essere attivata durante l’estate.

L’assessore al Patrimonio Francesco Pettignano non si sbilancia su date di possibili riaperture, ma fa presente che «è stato necessario fare tutta una serie di verifiche che hanno richiesto del tempo coinvolgendo anche uffici diversi».

Poi però aggiunge che «l’atto di aggiudicazione definitiva è stato firmato e trasmesso ora agli uffici competenti per la sottoscrizione del contratto, che sarà l’ultimo passaggio». Va detto che i privati conoscono bene la situazione della proprietà comunale (tra gli impegni anche quelli di provvedere alla messa a norma degli impianti oltre alla sistemazione delle mappe catastali visto che sono state fatte, nel corso degli anni, modifiche mai censite) poiché per partecipare alla gara era obbligatorio fare un sopralluogo.

A depositare le buste con il progetto di riqualificazione e l’offerta economica erano state quattro società, due escluse. Erano arrivate poi alla fase finale la vincitrice e la comasca G.F.G (a sua volta formata da Sunlake che ha già in concessione il vicino ristorante di fianco alla fontana, Blunotte Eventi e Federico Ratti di Rattiflora). Il punteggio totale (progetto tecnico e offerta economica) aveva visto vincere la società Vite. Ancora però tre mesi dopo non sono ancora state firmate tutte le carte e non possono partire i lavori.

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