Sant’Anna, vaccinati altri 210 anziani
Il Comune all’Ats: ipotesi piazza d’Armi

Como: proseguono lentamente le attività per proteggere gli “over 80”. Nulla di certo sugli “hub” per la prossima fase. Il sindaco: «L’area di Muggiò è disponibile»

La campagna vaccinale anti Covid procede non decolla. Ieri sono stati vaccinati altri 210 “over 80” al Sant’Anna, dopo i 132 del primo giorno. La macchina organizzativa si sta lentamente attivando e le novità di giornata in questo senso sono tre: dal primo di marzo l’Asst Lariana vuole vaccinare all’ex ospedale di via Napoleona; dallo stesso giorno anche il Valduce ha dato la sua disponibilità a somministrare i vaccini alla popolazione; infine il Comune ha proposto piazza d’Armi a Muggiò come possibile sede per vaccinazioni di massa.

I vertici dell’ex azienda ospedaliera hanno anche annunciato che oggi le vaccinazioni scattano anche all’ospedale di Cantù per una trentina di anziani da coprire, quindi torneranno a San Fermo per raggiungere altri 200 candidati. Prossimamente le vaccinazioni arriveranno anche a Menaggio.

Andamento lento

Non si può parlare insomma di una partenza rapida, le operazioni sono lente detto che ad oggi sei over 80 su dieci hanno inviato la propria adesione attraverso il portale online (vaccinazionicovid.servizirl.it). Il motivo, secondo Regione e l’Ats Insubria è anche la mancanza di dosi. Dopo le forniture della scorsa settimana, con i soliti quantitativi di Pfizer e 2.400 fiale di AstraZeneca, sono arrivate al Sant’Anna altre 3.500 fiale ancora di AstraZeneca e, per la prima volta a Como, anche 1.300 vaccini Moderna. Con quest’ultimo vaccino l’intenzione è difendere gli over 80 a casa allettati.

Le risposte dei privati accreditati

Per allargare le vaccinazioni l’Asst Lariana vuole organizzare come detto anche l’annunciato punto vaccinale in Napoleona. Ma l’attivazione del centro non avverrà prima di marzo. Il vecchio Sant’Anna non sostituirà del tutto l’hub delle vaccinazioni già attivo nel nuovo ospedale di San Fermo, ma aiuterà il principale presidio sanitario della provincia a riaprire parte delle prestazioni oggi chiuse per fronteggiare il Covid e fare i vaccini. Diversi ambulatori e visite sono tutt’ora sospesi.

Il Valduce ha comunicato alla Regione che a partire da marzo è disponibile a vaccinare la popolazione aprendo alcuni ambulatori dedicati, due alla settimana. Anche Villa Aprica ha risposto di sì, ma «secondo possibilità ed esigenze». Indipendentemente da quali e quanti giorni saranno utili a fare le vaccinazioni le strutture accreditate aspettano una risposta sul target dei pazienti da raggiungere, sulla tipologia dei vaccini, sulle modalità di prenotazione e di registrazione. Insomma, è presto.

Attende una risposta il Comune di Como. «Abbiamo dato disponibilità della piazza d’Armi di Muggiò – spiega il sindaco Mario Landriscina – per accogliere in futuro molti moduli ed i servizi di base». Anche per i futuri grandi hub ipotizzati a villa Erba e a Lariofiere sono attese conferme ufficiali.

Intanto iniziano ad alzare la voce, non avendo ancora ricevuto il vaccino, alcuni sanitari e le comunità per persone disabili o fragili. «Sono disabile in carrozzina e mia moglie fa la fisioterapista in un centro comasco accreditato – racconta Alberto Di Berardino – a ieri l’eccellenza lombarda non si è fatta viva, anche se il centro in cui lavora è frequentato da disabili, cronici, pluripatologici, tutti soggetti altamente a rischio. Altrove però hanno vaccinato anche amministrativi e non sanitari da scrivania». S. Bac.

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