Su la temperatura, torna il rischio ozono
«Niente sport all’aperto nelle ore calde»

La scorsa settimana la prima soglia di attenzione è stata superata due volte - L’esperto: «A rischio bambini, anziani e persone con malattie dell’apparato respiratorio»

La risalita delle temperature, annunciata per questo weekend, riproporrà il preallarme per la concentrazione di ozono nell’aria, che questa settimana ha già fatto registrare un paio di picchi oltre la prima soglia di attenzione.

Si ripresenterà quindi la raccomandazione di restare in casa per le categorie più fragili (bambini, anziani, portatori di patologie dell’apparato respiratorio) e non di svolgere attività fisica all’aperto, soprattutto nelle ore più calde della giornata.

L’ozono infatti si forma per effetto della reazione tra irraggiamento solare e biossidi di azoto, che sono prodotti della combustione (auto, industrie, ma anche falò) ma anche delle lavorazioni con solventi organici. È un tipico inquinamento estivo, potenzialmente molto nocivo per la salute.

«In realtà l’ozono si genera tutto l’anno - spiega Luca D’Angelo, tecnico ambientale di Arpa Lombardia - ma in modo particolare nei mesi estivi, perchè la sua produzione è innescata dall’attività solare, che reagisce con altre sostanze che vengono immesse nell’atmosfera».

I livelli di attenzione scattano alle concentrazioni di 180 microgrammi/mc (livello di informazione, con misure a carico delle fasce più deboli e limitazione dell’attività all’aria aperta) e a 240 (livello di allarme, con misure estese a tutta la popolazione).

«La cosa singolare dell’ozono - prosegue il tecnico Arpa - è che aumenta di concentrazione nei luoghi sottovento delle aree urbane, dove c’è maggior combustione. Per questo nel comasco le zone in cui le concentrazioni sono più alte sono l’alta Brianza, il Canturino e l’Erbese, che subiscono l’effetto delle correnti d’aria che soffiano da Milano. A Como città la situazione è generalmente migliore, a parte i picchi dei giorni scorsi legati a giornate molto calde, le massime giornaliere in luglio sono comprese tra 102 e 214 microgrammi/mc, e le medie mensili sono sotto 110. Quest’anno siamo in linea con gli anni precedenti, anzi ci è andata bene perchè il caldo è arrivato più tardi».

Quali rischi comporta l’esposizione ad alte percentuali di ozono? «L’ozono è una sostanza estremamente reattiva e irritante - spiega ancora Luca D’Angelo - e può causare problemi soprattutto alla gola e alle vie respiratorie. Sono quindi più esposte le persone che hanno già pregresse patologie che interessano questo apparato. Per gli altri, l’unica accortezza è quella di non andare a correre o svolgere altre attività fisiche nelle ore centrali della giornata: le concentrazioni di ozono infatti sono massime fra le 12 e le 16. Ma visto il caldo di questi giorni forse la cosa migliore è stare a casa».

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