Ticino, svuotate le Terapie intensive
Nessun letto occupati per Covid

Ieri nel Cantone registrati solo 12 nuovi contagi. E dalle categorie la richiesta di riaprire tutto in anticipo

Terapie intensive vuote in Canton Ticino dopo sette mesi difficili, con la seconda ondata di contagi (nei cinque mesi tra ottobre e febbraio) in particolare che ha colpito in maniera violenta il Cantone di confine così come gran parte della Confederazione.

È stato l’Ufficio di sanità cantonale a confermare ieri che «non ci sono più pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva degli ospedali del Cantone». Una notizia molto attesa in Ticino che ora chiede a gran voce di riaprire in anticipo rispetto alla data indicata da Berna (lunedì prossimo, 31 maggio) tutte le attività chiuse ormai da cinque mesi, a cominciare dagli spazi interni dei ristoranti.

Ieri in Ticino sono stati annunciati 12 nuovi contagi, senza nuovi decessi (994 il totale dei decessi da inizio pandemia). Negli ospedali cantonali sono ancora ricoverati per Covid 21 pazienti, 2 in meno di domenica.

Il picco di ricoveri di questo 2021 è stato toccato il 4 gennaio scorso con 388 pazienti presenti negli ospedali cantonali, a un passo dal “tutto esaurito”, terapie intensive incluse. Peraltro il Canton Ticino insieme ai Grigioni è oggi il Cantone con la più bassa incidenza di contagi rispetto al numero di abitanti. Niente a che vedere con i numeri decisamente preoccupanti di dicembre e gennaio.

Anche nei Grigioni, altro Cantone che confina con il Comasco, è atteso il via libera alla riapertura totale delle attività, a fronte anche dei soli 8 casi annunciati ieri senza nuovi decessi. I 12 contagi di ieri in Ticino rappresentano insieme ai 9 del 15 febbraio il dato più basso degli ultimi quattro mesi.

Ma ora l’attenzione è tutta rivolta a Berna, dove domani il Consiglio federale indicherà in via ufficiale la rotta da seguire da qui all’estate, con due ulteriori step di riaperture previsti tra lunedì 31 maggio e venerdì 11 giugno.

M. Pal.

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