Vaccini AstraZeneca, ormai è caos
Ieri niente richiami e duemila in attesa

Per gli under 60 bisogna usare un altro vaccino - Rispedite a casa 200 persone, in attesa di chiarimenti - Poi la nota ufficiale: «Riceveranno Pfizer o Moderna»

Ieri in via Napoleona sono saltati circa 200 richiami con AstraZeneca agli insegnanti.

Il Ministero della Salute e il Comitato tecnico scientifico, alla luce del decesso di una giovane ragazza ligure, hanno disposto venerdì pomeriggio per i soggetti sotto ai 60 anni già vaccinati con AstraZeneca un richiamo con Pfizer o Moderna. Ma la Regione Lombardia ieri mattina ha bloccato le operazioni, in attesa di chiarimenti ufficiali.

«In attesa di una nota ufficiale di Aifa, allo scopo di tutelare quanto più possibile la salute dei cittadini la direzione generale Welfare ha deciso di sospendere cautelativamente i richiami eterologhi (con un vaccino diverso, ndr)». Dunque i richiami già fissati dall’Asst Lariana ieri sono stati cancellati e posticipati.

Nel pomeriggio, poi, la svolta: sempre la direzione al Welfare ha fatto sapere che è pronta ad allinearsi alle disposizioni «alla luce del collegato parere dell’Agenzia italiana del farmaco». Insomma una giornata caotica che ha sicuramente contribuito a generare confusione.

«Per quanto riguarda Asst Lariana – scrive l’ex azienda ospedaliera - i soggetti al di sotto dei 60 anni che dovevano ricevere la seconda dose di Vaxzevria ieri sono stati ricontattati e la loro vaccinazione verrà riprogrammata nei prossimi giorni. Si è in attesa di indicazioni riguardo a come dovrà essere rimodulata la programmazione».

La Regione fa sapere che rimodulare la campagna non è cosa immediata, bisogna tener conto delle dosi a disposizione e delle altre vaccinazioni in corso, soprattutto le vaccinazioni dei cittadini tra i 30 e i 40 anni per i quali sono in uso Pfizer e Moderna. La nuova programmazione avverrà «negli stretti tempi necessari».

Ma quanti sono i comaschi sotto i 60 anni che hanno ricevuto una dose di AstraZeneca e non hanno ancora fatto il richiamo? L’Asst fino al 18 giugno deve vaccinare con la seconda dose ancora 1.249 docenti di cui 1.057 sotto ai 60 anni. Il Valduce deve convocare fino al 23 giugno altri 1.400 operatori scolastici, di cui più di 1.200 sotto ai 60 anni.

Insomma, quasi tutti i docenti, oltre 10mila nel Comasco, come pure le forze dell’ordine, hanno ormai già ricevuto indipendentemente dall’età due dosi di AstraZeneca, salvo pochissimi soggetti. E il conto è presto fatto: nella nostra provincia il totale delle persone under 60 che attendono il richiamo, dopo aver fatto la prima dose con AstraZeneca, è pari a circa 2.260 persone.

La distanza tra la prima dose di AstraZeneca e la seconda di Pfizer o Moderna è tra le otto e le dodici settimane. Molti dei candidati che hanno l’appuntamento nei prossimi giorni sono vicini alla scadenza del termine.

Al di là di insegnanti e forze dell’ordine, l’Asst Lariana conferma di non aver somministrato altri vaccini AstraZeneca a persone sotto ai 60 anni. In Lombardia non ci sono stati vax day per studenti e giovani come successo in altre Regioni d’Italia.

Le prime forniture di AstraZeneca a Como però sono arrivate a febbraio e sono state destinate anche a giovani farmacisti, dentisti, odontoiatri. Poi da marzo, nonostante lotti ritirati e blocchi temporanei imposti dalle nazioni, sono stati vaccinati con AstraZeneca i lavoratori della scuola e le forze dell’ordine.

Chi ha più di 60 anni riceverà regolarmente la seconda dose di AstraZeneca.

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