Vigile e poliziotti cancellavano le multe
I giudici a Milano confermano: colpevoli

Como: la prescrizione riduce sensibilmente la pena all’ex numero due della stradale. Sconto anche al commissario della polizia locale condannato a 8 mesi per abuso d’ufficio

Per i giudici di Milano il commissario della polizia locale che aveva “archiviato” una serie di multe date dai vigili alle auto dei poliziotti della stradale parcheggiate in via Italia Libera è colpevole di abuso d’ufficio. Così come colpevole è pure l’ex numero due della stradale di Como e un suo collega accusati di aver cancellato, per “pigrizia” (secondo l’accusa) migliaia di contravvenzioni inflitte dai tutor dell’autostrada.

Eppure la sentenza emessa ieri, nel processo di appello di una tranche secondaria dell’inchiesta che, sei anni fa, portò a una serie di clamorosi arresti di poliziotti della Polstrada, si è tradotta in sconti di pena anche consistenti a carico degli imputati. Merito, soprattutto, della prescrizione, ovvero di quel meccanismo che cancella gli effetti di un reato sulla pena quando sono ormai passati troppi anni dai fatti. E proprio grazie alla prescrizione i tre imputati di questa tranche dell’indagine sono usciti con pene riviste al ribasso.

Le contravvenzioni del tutor

Ma andiamo con ordine. Un anno e mezzo fa Gian Piero Pisani, all’epoca dei fatti vicecomandante della polizia stradale di Como, e Lorenzo Falzetti, agente della stessa stradale, vennero condannati rispettivamente a 2 anni e 20 giorni e a 5 mesi e 20 giorni in continuazione (cioè che si va a sommare) con un patteggiamento pregresso (2 anni per Pisani, 8 mesi per Falzetti). Entrambi furono riconosciuti colpevole di aver illecitamente fatto sparire dalla banca dati della polizia migliaia di contravvenzioni a carico degli automobilisti pizzicati dal tutor dell’autostrada. Non già per un vantaggio personale o per un favore a qualche amico, ma solo - è l’accusa - per inedia, ovvero per mancanza di voglia di accumulare eccessivo lavoro.

Quell’accusa è rimasta invariata con la sentenza di ieri, ma per tutta una serie di multe archiviate prima del 2013 la corte d’Appello ha dichiarato il non doversi procedere per l’avvenuta prescrizione del reato. Per entrambi, dunque, i giudici hanno ridotto la sentenza ad appena 10 giorni, da sommare a quella già rimediata nel troncone d’indagine principale.

Le multe in via Italia Libera

Stesso discorso vale per il commissario della polizia locale Davide Gaspa, condannato a 1 anno a Como per aver cancellato 17 multe inflitte ad altrettante auto di agenti della stradale posteggiati - senza tagliando - in via Italia Libera, negli “stalli” blu a pagamento. Ieri la pena per lui si è ridotta a 8 mesi, sempre perché buona parte di quelle multe cancellate sono cadute in prescrizione.

I difensori degli imputati (Elisabetta Di Matteo per Gaspa, Vincenzo Montano per Pisani e Falzetti) hanno però già annunciato ricorso in Cassazione per i loro assistiti. La convinzione di entrambi è che non sussistano proprio i reati contestati. Da qui la decisione di insistere per l’annullamento della sentenza.

Di certo, in attesa della Cassazione, altri episodi del capo d’imputazione faranno a tempo a cadere in prescrizione.n 
P.Mor.

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