Lavoro, AI e rigenerazione urbana. CdO Como al Meeting con 30 aziende

L’evento Da oggi al 27 agosto la nuova edizione, lunedì e martedì il clou per l’economia. Mazzone: «La persona sia al centro di ogni impresa, un focus specifico per il no profit»

Como

La Compagnia delle Opere di Como al Meeting di Rimini con una delegazione composta da una trentina di realtà tra aziende, artigiani, professionisti e istituzioni.

La 46esima edizione dell’evento si apre questa mattina e proseguirà fino al 27 agosto, lunedì 25 e martedì 26 saranno le due giornate clou per Cdo Como che rinnova anche quest’anno il gemellaggio con Cdo Milano, Cdo Bergamo e Cdo Piemonte.

La delegazione

Faranno parte della rappresentanza comasca aziende come Enervit, Bric’s, Cooperativa Sociale San Giuseppe, Edilronago, Ciber, Studio Fusi, Falegnameria GPB, Lamel, l’hr manager di Liquigas e altre realtà del territorio. Tra le istituzioni saranno presenti Fabrizio Bongiasca (presidente della Provincia di Como), Marisa Cesana (consigliera regionale della Lombardia), Giuseppe Casartelli (presidente di Confesercenti Como) e alcuni sindaci.

La giornata del 25 agosto inizierà con un incontro con Bernhard Scholz presidente del Meeting che accoglierà la delegazione, mentre in serata si terrà una cena con diversi ospiti.

Il tema 2025 “Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi” si aggancia al Manifesto del Buon Lavoro, presentato dalla Cdo al Senato: «Un’analisi critica della situazione lavorativa attuale, evidenziando il malessere presente in alcuni contesti professionali e i segnali di un clima lavorativo deteriorato - evidenzia Marco Mazzone presidente Cdo Como - Partendo da questa diagnosi, il Manifesto propone di ripartire dallo scopo del lavoro: mettere al centro la persona. Se da un lato sono fondamentali la questione economica e la produttività, dall’altro si sottolinea l’importanza di costruire un lavoro che sia davvero “buono”, capace di valorizzare chi lo svolge».

Da queste riflessioni nasce la mostra “Ogni uomo al suo lavoro” curata dalla Fondazione Adapt: «Uno spazio in cui riflettere su domande fondamentali legate al lavoro: per chi lavoriamo, con chi lavoriamo, come lavoriamo. L’obiettivo non è fornire soluzioni definitive, ma avviare un percorso di riflessione e creare un’occasione per condividere esperienze e idee. Verrà approfondito anche il tema del no profit a partire dallo scopo del lavoro. Si esplorerà come il settore no profit offra la possibilità di vivere un’esperienza lavorativa consapevole, sapendo per chi si lavora e chi sono i destinatari del proprio impegno».

I temi

Particolare rilievo sarà dato anche all’Intelligenza Artificiale: «Martedì 26 si terrà un incontro incentrato su questo tema, la domanda centrale sarà se l’AI debba essere vista con timore o come uno strumento e un’opportunità. Si cercherà di capire in che modo possa realmente contribuire ad aumentare la produttività, stimolando una riflessione critica e concreta sul suo ruolo nel lavoro e nella società».

Intenso il programma degli eventi che spazia dalle Cer al nucleare, dalla formazione al crocifisso che sorride di Don Camillo e Peppone: «La nostra vicepresidente Simona Frigerio, coordinerà il 26 alle 13 all’Arena Cdo, padiglione C1, un incontro sulla rigenerazione urbana “Mattoni nuovi per la nuova città”, si parlerà di relazioni di prossimità, impatto ambientale e del tentativo di creare un urbanesimo a misura d’uomo, mettendo al centro la persona».

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