Como città Unesco. La creatività,
una leva di sviluppo

Evento Al Sociale il valore e l’unicità dell’artigianato - La filiera del tessile di Como è riconosciuta un’eccellenza creativa dall’Unesco. Una rete tra territori per condividere idee e innovazioni

«È il momento di ricominciare a stupirsi, prima ancora di chiedersi se si è creativi, e di guardarsi attorno perché tutto è fonte di ispirazione», ha detto Erasmo Figini in occasione di “CreativeMakers: competenze creative per il futuro” al Teatro Sociale di Como rivolto ai giovani.

Il convegno, organizzato da un’ampia compagine di enti e associazioni, è stato un momento di riflessione e confronto nella cornice della Lake Como Creativity Week, settimana dedicata alla creatività che proseguirà fino a domenica 17 .

Nel dicembre del 2021 la città di Como è stata nominata Città Creativa Unesco per il cluster dell’Artigianato tessile e della moda sostenibile e ieri si è confrontata con Biella, Carrara, Roma, Modena, Alba, Bergamo, Torino e Milano, alla ricerca di buone prassi e possibili contaminazioni con altre città creative e cluster.

L’obiettivo è quello di condividere le innovazioni, il talento e la creatività in particolare dei giovani con tutto il network internazionale delle Unesco Creative Cities.

Momento

L’evento in teatro, momento centrale della settimana, è stato aperto dai saluti del sindaco di Como Alessandro Rapinese, dell’assessore comunale alla cultura Enrico Colombo, di Alessandro Fermi, assessore regionale all’Università, ricerca, innovazione, di Enrico Vincenti, via video, per la Commissione nazionale per l’Unesco, di Patrizio Bianchi, via video, come coordinatore delle Cattedre Unesco e da Luca Levrini presidente di Fondazione Volta, che ha introdotto i lavori con una riflessione: «La settimana creativa Unesco è una straordinaria opportunità per riflettere su come uscire dal disagio sociale di cui siamo contemporaneamente vittime e responsabili. In particolare pensando ai giovani oggi orfani di orizzonti sociali e civili necessari per la loro crescita. Per questo è necessario valorizzare la loro competenza creativa. Tutti noi abbiamo la responsabilità, e quindi il dovere, di stimolare le nuove generazioni a nuove visioni e ideali. Tutto questo è stato possibile anche grazie all’importante contributo dei soci di Fondazione Alessandro Volta, in particolare di Camera di Commercio e Comune di Como il cui sostegno, anche economico, non è mai mancato».

Si sono succeduti sul palco gli interpreti delle migliori espressioni di Como città creativa della seta, a cominciare da Andrea Taborelli, imprenditore tessile, che ha raccontato l’esperienza di comOn - Creativity Sharing: «Abbiamo portato a Como gli studenti delle università di design di moda di 35 università di 25 paesi europei. L’intento non era solo arricchire la creatività comasca con le loro idee, ma anche mostrare a loro l’unicità del nostro distretto che racchiude tutta la filiera tessile, dalla dalla torcitura del filo fino alla confezione».

Intervento

Enrico Zappa ha illustrato La Filanda della Creatività, prossima tappa della Creativity Week, Federico Pusterla con Reshaping the Future ha affrontato il tema dell’evoluzione digitale per la creatività e l’arte.

Per CreativArt, Claudia Striato ha spiegato l’esperienza di progettazione partecipata attraverso il coinvolgimento degli studenti per far conoscere i luoghi della creatività sul territorio. Infine Laura Cappellini, scultrice, ha illustrato il Simposio di scultura dove sono stati utilizzati materiali del territorio. A conclusione della mattinata è intervenuta Claudia Biasi, della Commissione nazionale per Unesco, Barbara Pozzo per l’Università dell’Insubria sul tema della cattedra Unesco Gender Equality e Gianluca Buoncore, presidente dell’associazione italiana giovani per l’Unesco.

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