Edilizia, gli stipendi d’oro in Svizzera
La media è di 6.200 franchi al mese

Confine L’associazione dei costruttori annuncia aumenti dell’1,5% rispetto allo scorso anno. Oggi in Ticino il settore dà lavoro a 8.167 frontalieri contro i 7.963 del primo trimestre 2021

Con una sottolineatura iniziale e cioè che si tratta di stipendi lordi, ieri attraverso l’agenzia di stampa Keystone, l’Associazione svizzera degli impresari-costruttori ha fatto sapere con i crismi dell’ufficialità da un lato che i salari dei lavoratori edilizi sono aumentati dell’1,5% in media nell’anno in corso e dall’altro che tali salari medi si sono attestati in media, sempre nell’anno in corso, a 6204 franchi mensili, l’equivalente sulle tredici mensilità di 80652 franchi, vale a dire 78167 euro. Un dato di assoluto rilievo, che arriva in un momento in cui sono in corso le trattative per il rinnovo dei contratti collettivi di lavoro. Tutto questo ricordando che i valori salariali per il Canton Ticino - come per gli altri segmenti produttivi - sono inferiori alla media federale.

La forbice degli stipendi

Ticino che in base all’ultimo report dava lavoro a 8167 frontalieri nel primo trimestre dell’anno, contro i 7963 del primo trimestre 2021, con un aumento percentuale del 2,2%, un segnale inequivocabile di come il segmento delle costruzioni sia tornato sui ritmi pre-pandemia, nonostante le restrizioni. L’Associazione svizzera degli impresari costruttori ha rimarcato che «tutte le classi salariali hanno registrato un aumento», pur in assenza di un contratto collettivo. E questa è la testimonianza della vitalità del settore. Nel dettaglio, secondo i dati diffusi dall’agenzia di stampa Keystone, la forbice degli stipendi su base federale varia dai 4959 franchi per i lavoratori della classe salariale “C” ai 7908 franchi per i capisquadra, passando per i 6138 franchi dei lavoratori con classe salariale “Q”.

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