«Il tessile verso un nuovo Rinascimento»

L’evento Torna la Festa delle imprese di Como. Ospite Barbara Cimmino, responsabile sociale di Yamamay Appuntamento il 29 in Camera di Commercio. «Grandi opportunità per il settore, fondamentale coglierle»

«Siamo in una fase di grandi potenzialità, quasi un nuovo Rinascimento per tutto il settore tessile». Barbara Cimmino guarda al futuro con grande fiducia. Co-fondatrice e responsabile della divisione innovazione e responsabilità sociale di Yamamay, brand dei settori intimo e costumi da bagno, sarà ospite alla “Festa delle imprese” di Como, in dialogo con il direttore Diego Minonzio.

Come consueto, l’evento organizzato da La Provincia porta sul palco un imprenditore rappresentativo di un comparto industriale ma non necessariamente legato alle produzioni dei nostri territorio perché, con la sua storia, possa essere di ispirazione e confronto per gli imprenditori.

Lo scenario

La Festa si svolgerà nella sede comasca della Camera di Commercio in via Parini mercoledì 29 novembre. Nel corso della serata saranno premiate le imprese comasche che quest’anno si sono distinte per i migliori risultati.

Dall’analisi attenta dei bilanci, un team di professionisti guidati dal professor Angelo Palma ha valutato le aziende del distretto e individuato quelle che meglio stanno affrontando questo periodo di profonda trasformazione e interpretando la trasformazione in atto mantenendo una buona redditività.

Con una decina di giorni di anticipo sulla data comasca, lunedì 20 novembre si svolgerà la Festa delle imprese a Lecco, alla sede di via Tonale della Camera di commercio, con analoga premiazione.

Lo sguardo ottimista sul futuro dell’industria tessile di Barbara Cimmino deriva da un ragionamento di sistema: «Se nei decenni precedenti abbiamo assistito al trasferimento di una parte significativa della filiera produttiva verso l’Asia, oggi vediamo una valorizzazione delle imprese che sono rimaste in Italia e che hanno continuato ad investire in prodotti di eccellenza e nella transizione ecologica e digitale. Ci sono grandi opportunità per il settore ed è fondamentale essere pronti per coglierle», sostiene Cimmino.

La sostenibilità

Tutto questo nella cornice, imprescindibile, della sostenibilità che rappresenta un obiettivo imprenditoriale etico ma porta con sé anche importanti conseguenze positive sul fronte economico e può rappresentare il punto di forza di un marchio. «A patto - secondo Barbara Cimmino – che la sostenibilità venga raccontata in modo accattivante». Laureata in Scienze Politiche all’Università Federico II di Napoli, Cimmino si è trasferita insieme alla famiglia a Gallarate nel 2001, quando con il marito Francesco Pinto e il fratello Gianluigi ha dato vita al marchio Yamamay.

Il brand è presente in 40 paesi nel mondo, con 622 negozi di cui 487 nel nostro Paese; la rete di vendita digitale è costituita da undici shop online e sette marketplace. I dipendenti sono più di 830 ed il 93% sono donne. Il giro d’affari si attesta sui 230 milioni di euro annui, mentre il fatturato aziendale è di 137 milioni.

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