La produzione di energia dai fanghi di depurazione: l’impianto di Mariano Comense in funzione entro due anni

Venti milioni di investimento per l’innovativa centrale realizzata da Como Acqua. Un modello di economia circolare: dagli scarti la produzione di biogas e biometano

«A Mariano Comense si sta creando un impianto nuovo, accanto all’esistente depuratore di Como Acqua, per sfruttare i fanghi di risulta delle acque reflue, integrandoli con scarti dell’organico verde e agroalimentari, e produrre biogas» lo ha spiegato ieri Enrico Pezzoli, presidente e ad di Como Acqua, nel corso del convegno “Spazio all’acqua”. L’innovativo impianto di biogas verrà realizzato all’interno del Parco delle Groane grazie a un investimento di quasi 20 milioni di euro, di questi 10 milioni sono stati assegnati dal Pnrr.

Il bando di gara è già avviato e la costruzione dell’impianto verrà affidata nell’arco di questo mese perché poi la realizzazione si svolga nel 2024. L’obiettivo è di ottenere l’impianto operativo entro giugno 2025.

Si valorizzeranno i fanghi di depurazione per produrre energia termica con un sistema integrato di economica circolare, l’impianto servirà tutta la provincia di Como.

Il bio metano che se ne ricaverà sarà immesso nella rete esistente, oltre a integrare le necessità energetiche di Como Acqua. L’auspicio è che, nel tempo, abbattuti i costi di avvio, possa anche contribuire a ridurre le bollette.

Considerato che il trattamento delle acque reflue è tra i più energivori del settore pubblico, il progetto permetterà di perseguire l’obiettivo di neutralità energetica e, nell’ottica dell’economia circolare, di produrre biometano.

Lo scarto dei processi depurativi verrà sottoposto, insieme a una matrice verde e a rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata, a fermentazione: si produrranno così, e senza nessuna combustione, biogas che, immesso in turbina, andrà a generare energia elettrica e biometano che servirà nell’immediato per i bisogni dell’impianto e in futuro anche, in parte, altre necessità.

«Con questo progetto non inseguiamo un’utopia, ma facciamo nostra la sfida alla sostenibilità e circolarità. Il contributo del Pnrr è stato sicuramente importante, nonché motivo di soddisfazione, ma la società aveva già deciso di avviare questo intervento in ogni caso, perché così convinta della bontà del progetto da inserirlo nel proprio piano green 2022 – 2026» aveva spiegato Pezzoli nella conferenza di annuncio del progetto e aveva aggiunto «siamo stati coraggiosi? Direi che siamo stati previdenti, avendo compreso come la direzione green sia la sola da intraprendere e sia percorribile con competenze e tecnologie all’avanguardia. Ci stiamo muovendo in anticipo rispetto alle direttive europee che, entro il 2030, imporranno ai depuratori di divenire impianti a emissioni-zero».

Fanghi da depurazione, forsu e rifiuto verde saranno quindi trattati grazie ad un processo di digestione anaerobica finalizzato a produrre fanghi adatti a essere utilizzati come compost per l’agricoltura e biogas. Quest’ultimo troverà successivamente impiegato nella produzione in loco dell’energia termica ed elettrica necessarie a coprire il fabbisogno dello stesso impianto. Il surplus invece sarà raffinato e, sottoforma di biometano, potrà alimentare la flotta di Como Acqua e Service 24 Ambiente, oltre che essere immesso nella rete pubblica del gas.

«Nel progettare l’impianto di Mariano – ha concluso Enrico Pezzoli – ci spingiamo ben oltre la neutralità energetica; ambiamo infatti a produrre energia rinnovabile, tramite biogas ed il suo upgrade, il biometano, ampliando la funzionalità della struttura esistente. Firmiamo quindi la perfetta sintesi tra efficienza e sostenibilità, attuando nel concreto i principi, oggi tanto in voga, di circolarità, prossimità e autosussistenza. La responsabilità che abbiamo verso l’ambiente è enorme e ci chiede di intervenire tempestivamente e con estrema lungimiranza».

Il nuovo impianto sorgerà all’interno della riserva del Parco delle Groane ed Emiliano Campi, presidente del Parco, ha rassicurato su come il nuovo impianto diverrà parte della riserva, con alcuni accorgimenti studiati per integrarlo nel contesto verde preesistente: «questo intervento, non abbiamo dubbi, sarà occasione per valorizzazione il Parco delle Groane. È stato infatti studiato con dovizia di particolari e assoluta attenzione non solo sul lato di efficienza, ma anche nel pieno rispetto del contesto naturale. Ogni elemento è stato elaborato per superare i più rigidi test di impatto ambientale, al fine di non intaccare l’ecosistema locale esistente».

Anche il sindaco di Mariano Comense, Giovanni Alberti, è intervenuto nel corso della presentazione del progetto nella sala civica del Comune per spiegare «l’intervento fa seguito alle tante altre iniziative di tutela dell’ambiente che si sono succedute in questi anni nella nostra cittadina. Proprio per la nostra attenzione e cura sul tema, ci siamo trovati perfettamente in linea con il progetto elaborato da Como Acqua. Grazie al futuro impianto siamo certi non solo di dare un contributo significativo al territorio comasco, ma anche di poter rappresentare un esempio concreto e positivo di economia circolare».

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