Economia / Como città
Venerdì 05 Dicembre 2025
«L’Ue non decide. Così la manifattura si trova in pericolo»
Protesta Regione Lombardia attacca la Commissione che ha di nuovo rinviato il pacchetto automotive. L’assessore Guidesi: «Pronti a manifestazioni in piazza»
«Senza interventi da parte della Commissione Europea, la Lombardia si farà capo di una protesta in rappresentanza della manifattura, lo faremo a tutela della nostra economia, del lavoro e del futuro dei più giovani». Guido Guidesi assessore regionale allo Sviluppo economico annuncia possibili manifestazioni in favore della manifattura perché «ogni ulteriore rinvio di iniziative concrete da parte della Commissione in campo industriale, avvicina sempre di più il rischio di deindustrializzazione».
L’intervento di Guidesi risponde all’ipotesi di un nuovo rinvio della presentazione del pacchetto automotive, inclusa la revisione delle norme che dal 2035 imporranno lo stop ai motori termici, il possibile posticipo è stato preannunciato dal commissario Ue Apostolos Tzitzikostas, in un’intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt.
La richiesta dell’assessore è di mettere sul tavolo interventi concreti per salvaguardare l’automotive, aprendo a tutte le tecnologie, rivedendo i limiti di CO2 e contrastando la delocalizzazione verso la Cina: «Sull’Automotive non solo ci aspettiamo risposte dalla presidente Von der Leyen il prossimo 10 dicembre, ma che queste possano incidere realmente sulla salvaguardia del settore. Interventi che noi, come Regione Lombardia e Automotive Regions Alliance, sollecitiamo da tempo, come l’apertura reale a tutte le tecnologie e quindi anche ai biocarburanti e la revisione dei limiti di CO2 da prevedere anche per i camion e bus». Guidesi presiede l’Automotive Regions Alliance, l’alleanza tra 36 regioni europee impegnate ad agevolare la transizione dell’industria automobilistica e dell’indotto tutelando, nel contempo, imprese e posti di lavoro.
Detariffazione
L’assessore ha inoltre ricordato che il più importante costruttore europeo pochi giorni fa ha annunciato di voler produrre per la prima volta auto progettate, sviluppate e costruite interamente in Cina con il proprio marchio.
«Dalla Commissione arrivano addirittura ipotesi di detariffazione sull’import cinese come se lo spostamento produttivo fosse una strategia di politica industriale».
Altro tema centrale, il settore siderurgico, strategico per l’economia nazionale: «Apprendiamo con grande preoccupazione il rinvio di interventi in materia di Ets, fortemente richiamati da tempo dal sistema lombardo. Allo stesso modo non vengono ancora inseriti limiti all’esportazione del rottame ferroso che per la nostra siderurgia rappresenta la materia prima». Fari accesi anche sulla chimica, ulteriore comparto chiave: «Da tempo stiamo sollecitando interventi da parte della Commissione, in questo caso ci attendiamo un’accelerazione del pacchetto a tutela del settore partendo da un intervento strutturale sui costi energetici oltre al cambiamento di un’impostazione regolatoria che ha sostanzialmente limitato il settore quasi da renderlo incompatibile con l’Europa».
Desertificazione
Automotive, siderurgia, chimica, l’elenco potrebbe continuare supportato dai dati economici che dipingono scenari poco edificanti: «Sono solo alcuni esempi di un’aspettativa che non può essere disattesa perché, senza concreti cambiamenti regolatori, la desertificazione industriale inizierà a concretizzarsi. Posticipi e temporeggiamenti ulteriori sono inaccettabili perché tempo non ne abbiamo più, sono a rischio milioni di posti di lavoro e interi comparti. Senza interventi da parte della Commissione la Lombardia si farà capo di una protesta in rappresentanza della manifattura».
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