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Giovedì 02 Ottobre 2025
Oscar Green ad un allevatore lariano. Sfida vinta con il pollo Milanino
Coldiretti A Gravedona l’evento regionale che valorizza i giovani talenti dell’agricoltura. Lorenzo Pensa ha riportato in vita la razza autoctona lombarda, data per estinta un secolo fa
Gravedona
L’edizione 2025 degli Oscar Green parla un duplice linguaggio, lariano e brianzolo. Lorenzo Pensa, giovane imprenditore di Montevecchia (Lecco), conquista la categoria “Coltiviamo Insieme” grazie al progetto che ha riportato alla vita il pollo Milanino, razza autoctona lombarda data per estinta e nata agli inizi del ’900 nel quartiere “città giardino” di Cusano Milanino.
Ed è lariana, quest’anno, la premiazione regionale, svoltasi ieri sera nel salone di Palazzo Gallio, a Gravedona. A consegnare il riconoscimento a Pensa è stato il consigliere regionale Giacomo Zamperini, suggello istituzionale a un lavoro di lunga lena che fa del recupero di biodiversità un motore di sviluppo locale.
Il progetto
«Questo premio mi riempie di soddisfazione perché riconosce anni di lavoro silenzioso per salvare dall’oblio una razza che molti consideravano ormai estinta - commenta Pensa - non è solo un risultato personale: è un impegno collettivo che restituisce memoria al territorio e crea opportunità per i giovani che vogliono restare in campagna con competenze moderne».
Il progetto nasce tra aula e stalla: partecipando a un’iniziativa dell’Università di Milano, Pensa ha impostato un allevamento all’aperto che rimette al centro il benessere animale e la valorizzazione delle razze storiche. Accanto al Milanino, in azienda vivono capre, pecore e il Mericanel della Brianza, tasselli di una filiera che intreccia tutela genetica, qualità organolettica e racconto del paesaggio. Per Como e Lecco è un risultato che pesa: conferma una vocazione agricola capace di unire radici e innovazione, montagna e pianura, artigianalità e rete.
«Quando un premio di livello regionale arriva nel nostro territorio significa che i giovani sanno farsi interpreti delle esigenze del futuro, valorizzando storia, cultura e biodiversità. È un segnale forte di fiducia e speranza per tutta la comunità» ha detto Pietro Castelli, delegato lariano di Coldiretti Giovani Impresa e membro della Camera di Commercio.
Sulla stessa linea Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco: «Le nostre province hanno una grande tradizione agricola e i giovani dimostrano che questa tradizione non è un peso del passato, ma una risorsa per guardare avanti. Esperienze come quella di Lorenzo Pensa dimostrano che l’agricoltura lariana e brianzola può competere ai massimi livelli, mantenendo salde le radici».
Il prmo piano resta dunque lariano–brianzolo, ma il palcoscenico di Gravedona ha offerto uno spaccato lombardo vivace. Di striscio, scorrono i nomi e le idee: dal pavese Marco Cavanna con l’alveare sensoriale dello “psicologo delle api” (Agri influencer) alla bresciana Laura Marchesini e il suo ApePork, aperitivo contadino a km zero (Campagna Amica); dalla varesina Tiffany Bertoni con l’agriturismo slow e le e-bike tra lago e montagna (Impresa Digitale e Sostenibile) al mantovano Lorenzo Ottoni con la stalla 4.0 per il benessere animale (+Impresa). Menzioni speciali a Mattia Caleffi (Cremona) per la wine experience proiettata sui mercati internazionali, a Diego Raviscioni (Sondrio) con le trote di montagna, a Sara Derottia (Lodi) per la razione green che riduce sprechi e impatto, e a Andrea Oberti (Bergamo), 19 anni, giovane casaro delle Orobie.
Il premio
Gli Oscar Green sono promossi da Coldiretti Giovani Impresa e fotografano un universo che in Lombardia conta oltre tremila aziende guidate da under 35. A Gravedona erano presenti, tra gli altri, Gianfranco Comincioli (presidente Coldiretti Lombardia), Enrico Parisi (delegato nazionale Giovani Impresa), Stefano Leporati (segretario nazionale), Giovanni Bellei (delegato regionale) e l’assessore regionale all’agricoltura Alessandro Beduschi.
«I giovani che scelgono l’agricoltura sono naturalmente portati a innovare, puntando su sostenibilità, tutela dell’ambiente e biodiversità» ha detto Bellei.
«Occorre eliminare gli ostacoli al ricambio generazionale, linfa vitale del settore» ha aggiunto Comincioli.
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