Pneumatici fuori uso, è emergenza. Appello delle officine al governo

Cna Gommisti soffocati dall’accumulo di Pfu a causa di ritardi cronici nei ritiri da parte dei consorzi

Officine in difficoltà per l’accumulo di pneumatici non ritirati, Cna Gommisti scrive al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Gli pneumatici fuori uso, se non raccolti regolarmente dai consorzi, si accumulano nelle officine, creando gravi problemi di spazio e sicurezza. Oltre a essere inquinanti se stoccati su suolo non impermeabilizzato, rappresentano anche un serio rischio di incendio per la loro elevata infiammabilità.

Il contributo ambientale Pfu (Pneumatici Fuori Uso) è un onere che si paga al momento dell’acquisto di pneumatici nuovi e serve a finanziare l’intero processo di gestione degli pneumatici usati, dalla raccolta al trasporto, fino al trattamento, al riciclo e allo smaltimento. I gommisti sono incaricati del ritiro degli pneumatici esausti e si avvalgono di consorzi specializzati per garantirne una corretta gestione ambientale.

«I consorzi in genere passano ogni tre-quattro mesi presso le officine o i gommisti, con una frequenza che varia in base alla quantità di pneumatici gestiti e alle dimensioni dell’attività – spiega Raffaele Buzzi presidente Meccatronici Cna Lombardia Nord Ovest - Inoltre, sono attive piattaforme digitali attraverso cui è possibile richiedere direttamente il ritiro. I consorzi, dovrebbero garantire il servizio di smaltimento».

“Dovrebbero” perché le officine denunciano in Italia tempi di attesa per la raccolta superiori ai 270 giorni e giacenze medie sui piazzali che superano le 400 unità. Una situazione non nuova.

Il risultato è che per liberare spazio qualcuno ha raggruppato, non abbandonato, gli pneumatici in terreni di proprietà e ha ricevuto una pesante sanzione. «È necessario avviare una raccolta straordinaria, gli pneumatici fuori uso non solo sono inquinanti, ma anche infiammabili. Se i consorzi non provvedono al ritiro, le officine restano senza alternative e in condizioni di rischio ambientale e di sicurezza» prosegue Buzzi.

Il ministro Pichetto Fratin ha sottolineato in un recente question time che il Ministero ha intensificato i controlli sul sistema di gestione dei Pfu, per garantire il rispetto degli obiettivi di raccolta previsti dalla normativa e ha annunciato l’imminente attivazione del Registro Pfu. Questo strumento, secondo le intenzioni, migliorerà la trasparenza e il controllo, fornendo un codice obbligatorio a produttori e importatori da inserire nei documenti commerciali, incluso per le vendite online: «Nessun registro cartaceo o digitale riuscirà a ripulire i piazzali ingombri di pneumatici fuori uso - replica in un comunicato Cna Gommisti - Per debellare questa grave e pericolosa emergenza è indispensabile agire tempestivamente con una raccolta extra degli pneumatici fuori uso, come chiediamo da mesi».

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