Polo oncologico di cura. Lavori di ampliamento con una firma comasca

Costruzioni La “Gianni Benvenuto” di Cernobbio ha realizzato tutti gli impianti del Cnao di Pavia. Appalto di 18 milioni, edificio di 4mila metri quadrati

Cernobbio

Si sono conclusi i lavori di ampliamento al Centro nazionale di adroterapia oncologica di Pavia. Una struttura di grande rilievo in particolare nell’ambito dell’adroterapia, una forma di radioterapia per il trattamento di tumori. Tutta l’impiantistica del polo di cura è stata realizzata dalla società comasca Gianni Benvenuto, responsabile della realizzazione di tutti gli impianti tecnologici necessari ad accogliere due nuovi acceleratori per il trattamento dei tumori, oltre ad altri spazi altamente specializzati. Il nuovo edificio oggetto dell’intervento è di circa 4.000 metri quadrati.

Complessità

«L’intervento impiantistico è stato molto complesso sia dal punto di vista tecnico che organizzativo - ha spiegato Ambrogio Gianni, amministratore delegato dell’impresa di Cernobbio – particolare attenzione è stata riservata allo studio degli impianti che garantisce la continuità di servizio, aspetto cruciale per apparecchiature di questo tipo, che non possono in alcun modo subire interruzioni di alimentazione elettrica e di raffreddamento, pena gravi danni, lunghi tempi di ripristino e, cosa ancora più importante, sospensione delle attività cliniche oncologiche».

La realizzazione del progetto è stata sviluppata dall’ufficio tecnico della Gianni Benvenuto, in particolare dall’ingegnere responsabile di progetto Stefano Crippa, e in cantiere con il responsabile di commessa, Alessandro Turra. L’intervento ha coinvolto oltre 80 maestranze per le diverse discipline ed è stato sempre visionato dall’ingegnere direttore tecnico Gianfranco Gianni.

Il valore dell’opera per la sola parte impiantistica supera i 18 milioni di euro. L’intervento ha riguardato gli spazi con l’impiantistica destinata a servire un acceleratore di protoni collegato a una nuova sala di trattamento con testata rotante che consente al fascio di colpire il tumore da molteplici direzioni, aumentando l’efficacia e la precisione della terapia. È prevista anche l’installazione di un acceleratore compatto di particelle per la produzione di neutroni, destinato alla sperimentazione di una tecnica innovativa per la cura di tumori complessi. Inoltre sono presenti nel Centro anche sale per i trattamenti clinici, per attività di ricerca e spazi per l’accoglienza, per la preparazione ai trattamenti di adroterapia e laboratori di ricerca.

La precisione

«Si è dovuta ricercare la soluzione tecnica per rendere possibile in funzionamento di macchinari ad altissima precisione che vengono installati per la prima volta – ha aggiunto Ambrogio Gianni – per esempio è stato necessario attraversare muri che hanno uno spessore di oltre 2 metri predisponendo con precisione millimetrica le tubazioni da un lato e dall’altro del muro secondo dei percorsi prestabiliti».

Attualmente, la Gianni Benvenuto è attiva in circa 46 cantieri su tutto il territorio nazionale, di cui una decina in ambito ospedaliero e della ricerca scientifica. Tra questi, spicca il nuovo “Ospedale Olimpico” in costruzione nell’area dell’Ospedale Niguarda di Milano. Sul territorio della provincia di Como sono all’opera a Villa Bellinzaghi, oggetto di un ampliamento per Villa d’Este, per realizzare l’impianto di climatizzazione.

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