Prezzi degli affitti a Como, sorpresa: -8,5%

L’analisi L’ultimo report di Idealista mostra come dopo la crescita degli ultimi anni ora ci sia una fase di contrazione. Pozzi (consulente immobiliare): «Ma più che di un abbassamento, si tratta di una stabilizzazione. Cifre ancora alte»

como

A fine 2025, il prezzo medio degli affitti a Como – sia centro che frazioni – scende dell’8,5% su base annua, pur mantenendo un canone medio di 16,2 euro al metro quadro. Questo quanto emerge dall’ultimo report del portale immobiliare «Idealista», che fa una panoramica della situazione nazionale.

La situazione

Il mercato degli affitti in Italia chiude il 2025 con un incremento medio dei canoni del 2,5% su base annua, portando il prezzo medio nazionale a 14,2 euro al metro quadro: i rialzi più consistenti si osservano soprattutto nelle province e regioni turistiche o montane ma, come detto, Como rappresenta un’eccezione. Considerando la situazione affitti in città e la quasi impossibilità a trovarne a prezzi abbordabili – quantomeno per chi ha uno stipendio medio – il calo dell’8,5% non può che creare stupore, ma si tratta in realtà di una contrazione rispetto all’anno precedente, quando i prezzi erano schizzati alle stelle.

Come spiega Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’Ufficio Studi di Idealista, «sono stati presi in considerazione sia gli affitti provinciali che gli immobili presenti a Como capoluogo. Abbiamo analizzato i 556 annunci in città e 1267 in provincia ed è emerso il calo dei prezzi: c’è stato un incremento dello stock sul mercato a partire dalla primavera scorsa, questo ha coinciso con una domanda che è calata sia per quanto riguarda la città che la provincia».

E prosegue: «Forse per l’incertezza per l’aliquota degli affitti brevi, molti proprietari hanno riconsiderato l’affitto standard e quello temporaneo (da 1 a 18 mesi, ndr). Nel capoluogo il calo è dell’8,5%, mentre in provincia -6%, sempre su base annuale. Bisogna però tenere in considerazione che l’anno scorso i prezzi erano saliti con percentuali a doppia cifra».

Proprio qui sta la chiave di lettura di questi numeri: se tale calo potrebbe suggerire prezzi accessibili a tutti, non è così.

Commenti

«Più che la contrazione dei prezzi, va considerato il forte aumento negli anni precedenti, ora c’è una stabilizzazione - commenta Valentina Pozzi, consulente immobiliare comasca -. Adesso c’è il calo, ma perché erano cresciuti tanto. E’ aumentata la disponibilità di immobili, molti proprietari fanno il transitorio o la locazione tradizionale. Alcuni non vendono più e mettono in affitto. Rispetto al prepandemia, rimangono comunque più alti considerando il potere di spesa medio, quello assolutamente sì. Ora c’è una buona crescita per gli affitti legati a immobili di alto livello, c’è richiesta anche per via del mercato internazionale, chi ha grandi patrimoni ricerca un immobile in Italia e Como è una delle mete preferite, questo ha fatto sì che la fascia di alto livello abbia avuto una crescita importante».

E conclude: «Nell’agenzia in centro, quasi ogni giorno entrano persone chiedendo un affitto a prezzi abbordabili, noi prendiamo nota ma non c’è disponibilità. Spero che la situazione si sblocchi perché c’è necessità».

© RIPRODUZIONE RISERVATA