Sanità territoriale e a domicilio: «Così la tecnologia ci può aiutare»

Il ministro Schillaci: «Strumento indispensabile per rivedere modelli organizzativi obsoleti». «Intelligenza artificiale e metaverso possono portare benefici in termini di processi, esiti e cure»

«Le innovazioni rappresentano strumenti indispensabili, per rivedere modelli organizzativi obsoleti, superare una visione centrata solo sull’ospedale della nostra sanità e potenziare la medicina territoriale e l’assistenza domiciliare». Ad affermarlo è stato Orazio Schillaci, ministro della Salute che ha partecipato al “ComoLake2023 - Next Generation Innovations” in collegamento da remoto.

«Non c’è ambito oggi che non sia sperimentato e che non stia valutando l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie riconducibili al metaverso – ha proseguito -Innovazioni che in ambito sanitario possono portare a benefici in termini di processi, esiti e cure. Da medico che si è occupato in passato di diagnostica per immagini, da diversi anni ho potuto vedere in prima persona i risultati sorprendenti dell’intelligenza artificiale nel campo diagnostico e prognostico, permettendo di predire le possibili evoluzioni di una malattia con ipotesi basate sui dati clinici».

Il metaverso

Il ministro guarda con grande interesse al metaverso, che inizia a essere impiegato in via sperimentale anche nelle nostre strutture sanitarie «con avatar specializzati che vanno dalla presa in carico di determinate patologie, alla gestione delle prenotazioni. Il mondo virtuale può svolgere un ruolo significativo nella formazione del personale sanitario simulando interventi chirurgici senza provocare alcun danno ai pazienti. In ambito sanitario l’apertura verso le innovazioni deve sempre presupporre una rigorosa valutazione scientifica, un’attenta analisi costo-beneficio per il paziente e bisogna tenere presente che gli algoritmi non possono mai sostituire il medico ma devono affiancarlo e supportarlo».

L’etica

Schillaci ha fatto riferimento alla dichiarazione del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine del G20 sulla necessità di stabilire principi etici che devono governare l’AI, tema che sarà al centro del G7 a presidenza italiana.

«La sfida deve essere quella di imparare a utilizzare in maniera accurata dispositivi, algoritmi e realtà virtuali, dei quali non possiamo più fare a meno, forse, ma dobbiamo porre sempre al centro di ogni processo la persona». L’Italia oggi conta 24milioni di over 65, quasi il 15% della popolazione e si stima che nel 2050 una persona su tre sarà over 65. «A questo aumento dell’età corrispondono una prevalenza di patologie croniche e di condizioni di invalidità che hanno incrementato la richiesta di servizi sanitari aggiuntivi. Una domanda di salute alla quale dobbiamo dare risposte adeguate».

In questo scenario le innovazioni sono indispensabili: «Possono supportarci nella realizzazione di un sistema sanitario che sappia essere moderno, sostenibile, prossimo e inclusivo. E’ una sfida alla nostra portata anche grazie anche alle risorse del Pnrr che ci stanno consentendo di compiere nuovi importanti passi avanti nel potenziamento della telemedicina».Il ministero sta lavorando per dotare dal 2025 il sistema sanitario di una piattaforma nazionale «che interagendo con le infrastrutture regionali e il fascicolo sanitario elettronico consentirà di garantire l’erogazione equa e uniforme di servizi di telemedicina di cui usufruiranno almeno 200mila pazienti. Per vincere questa sfida dobbiamo però anche promuovere un cambiamento culturale. La sanità digitale è diventata sinonimo di prossimità per la sua capacità di portare il servizio sanitario a domicilio del paziente azzerando le distanze geografiche».

Nell’ambito del Pnrr c’è anche un progetto pilota che destina 50milioni di euro per promuovere uno sviluppo diffuso delle televisite. «Il sistema sanitario ha viaggiato a due velocità con sistemi regionali più pronti a cogliere le opportunità e altri meno. Ora è il momento di mantenere una velocità costante e garantire servizi standard essenziali a tutti i cittadini».

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