Tessile oltre la crisi. Milano Unica investe sui giovani

La fiera Si apre oggi l’edizione numero 41 focalizzata su innovazione, sostenibilità e passaggio generazionale. Il presidente Canclini: «Fiducia, espositori in aumento»

Si apre oggi la 41esima edizione di Milano Unica, uno degli eventi chiave del mondo tessile, punto di incontro per scoprire le tendenze, le innovazioni e le ultime novità per l’autunno-inverno 2026-27 destinate all’abbigliamento e agli accessori d’alta gamma.

All’expo, in scena fino a giovedì 10 luglio nei padiglioni di Rho Fiera, partecipano 735 espositori, in crescita: in particolare, sono 584 (+2,6%) gli espositori in vetrina nei saloni di Ideabiella, Moda In e Shirt Avenue, tra cui, a fianco della conferma delle 459 presenze italiane, spicca la significativa crescita delle aziende europee (+8,7%). A queste adesioni, se ne aggiungono 134 delle Aree Speciali e degli Osservatori Korea e Japan e 17 delle case editrici. In aumento anche la superficie espositiva (+3,3%). La filiera serica comasca è presente con 63 stand.

Lo scenario

Il settore tessile-moda sta affrontando una crisi profonda e strutturale. A confermarlo sono i numeri: i fatturati hanno subito una contrazione significativa, è aumentata la cassa integrazione, spia di una tenuta sempre più fragile. A questo vanno aggiunte le relazioni contrattuali sbilanciate con i grandi marchi, i margini ridotti, il peso della bolletta energetica e la crescente difficoltà nel reperire personale specializzato.

In uno scenario così complesso le eccellenze del tessile presenti a Milano Unica hanno cercato di riorganizzare il proprio business ampliando l’offerta, cercando nuovi sbocchi di mercato, continuando a investire in tecnologie d’avanguardia, sostenibilità e formazione.

Il nodo di attirare i giovani e del passaggio generazionale è il tema della cerimonia inaugurale di Milano Unica, che ha scelto come titolo “I fili del tempo: un dialogo tra le nuove generazioni del tessile italiano”. Nell’auditorium si confronteranno alcuni eredi di importanti aziende italiane dell’industria tessile moda, protagonisti della continuità e del rinnovamento del Made in Italy.

A dare il benvenuto ai presenti sarà il presidente Simone Canclini. Poi sono previsti gli interventi di Antonio Tajani, Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, in videomessaggio.

In presenza si alterneranno sul palco Claudio Sgaraglia, prefetto di Milano, e Matteo Zoppas, presidente di Ice Agenzia. Relatori: Claudia D’Arpizio, senior partner e responsabile globale Moda & Lusso di Bain & Company, Carolina Cucinelli, vice president e Co-Creative Director di Brunello Cucinelli, Edoardo Zegna, Chief Marketing, Digital and Sustainability Officer di Ermenegildo Zegna Group.

I numeri

«La crescita delle aziende espositrici è un segnale positivo, significa che si vuole guardare avanti nonostante l’attuale situazione geopolitica, il timore dei dazi statunitensi, le sfide che ci attendono» commenta il presidente Simone Canclini.

Il salone italiano ha conquistato via via sempre più appeal internazionale. La scorsa edizione di febbraio è stata visitata da circa 12.000 buyer, in rappresentanza di 6.476 aziende (+10% rispetto al medesimo appuntamento del 2024). Le aziende estere rappresentavano il 40% del totale.

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